Il racconto della rivoluzionaria partita di tennis che si tenne nel 1973 tra la campionessa del mondo Billie Jean King e l’ex campione del mondo Bobby Riggs è al centro del film “La battaglia dei sessi”, in onda in prima visione giovedì 8 ottobre alle 21.20 su Rai3.
Negli anni dell’ascesa del movimento femminista, uno degli eventi sportivi più attesi di tutti i tempi divenne subito una battaglia per l’uguaglianza e fu seguito in tv da 90 milioni di spettatori nel mondo. Il film è un racconto biografico della vita dei due tennisti: la riservata Billie Jean King, interpretata da Emma Stone e il campione Bobby Riggs (Steve Carell). Il registi sono Jonathan Dayton e Valerie Faris.
“Iniziai a pensare alla società e alle donne e all’importanza che questo evento avrebbe potuto avere… Sapevo che avrei dovuto vincere”
— Billie Jean King, 2015
Ecco alcune curiosità sul film.
L’allenamento di Emma Stone
Emma Stone prima dell’inizio del film non aveva idea di cosa fosse il tennis e non aveva mai tenuto in mano una racchetta, così si lanciò in un programma di allenamento intensivo per quattro mesi. “Sapevamo che non avremmo mai potuto pretendere che Emma raggiungesse il livello di gioco di Billie Jean, ma la nostra speranza era riuscire a catturare la fisicità di King”, spiegò il regista Dayton. “Ha trasformato il proprio corpo mettendo su sette chili di muscoli”.
“Emma ama la sfida e ce l’ha messa tutta” raccontò invece Valerie Faris. “Abbiamo persino posticipato l’inizio della produzione per darle il tempo di allenarsi. Si è allenata con l’allenatore di Matt Damon che aveva lavorato nei film di Jason Bourne. Ma la cosa più importante è che Emma è stata in grado di catturare lo spirito di Billie Jean. Billie Jean è vivace e curiosa rispetto a tutto ciò che accade intorno a lei. Anche Emma è fatta così”.
Emma Stone imparò molto da Billie Jean King
Il tempo trascorso insieme alla ex tennista ha aiutato Emma Stone ad approfondire la sua interpretazione. “Billie Jean ha un approccio molto positivo. Stare con lei era come stare in compagnia di una ragazzina di 15 anni, felice e curiosa del mondo, che ha fiducia che grandi cose possano accadere da un momento all’altro”, ha spiegato l’attrice premio Oscar.“Volevo conoscerla il più possibile. C’è tanto di lei che il pubblico dell’epoca ignorava, ad esempio la sua vita interiore”.

Sexes” in New York City. (Robin Marchant/Getty Images)
L’allenamento di Steve Carell
Nonostante le sue spiccate doti sportive, Steve Carell, per prepararsi al film, si è affidato a Lornie Kuhle, allenatore di Bobby nonché suo caro amico. L’autenticità era la prima cosa, infatti l’attore si è allenato con la stessa racchetta Head Master e gli stessi manici usati da Riggs negli anni ‘70.
Kuhle ha aiutato Carell a comprendere a fondo il personaggio di Riggs. “Ho capito che nonostante volesse fare il furbo, sapeva essere dolce e gradevole. Era logorroico”, disse Carell. “Lornie diceva che Bobby non usava mai solo 100 parole se poteva usarne 1000. Ma la cosa che, secondo Lornie, Bobby amava di più, era l’azione. Non era tanto interessato ai soldi quanto al brivido del gioco. Adorava la confusione generata da un evento sportivo”.

La “protesi speciale”
Carell si è divertito moltissimo a “diventare” Riggs indossando persino una protesi per rendere i denti sporgenti. “Bobby usava un preparato speciale per tingere i capelli, infatti aveva una chioma color rame e le basette grigie. Quindi per un po’ sono andato in giro anche io così”, ha raccontato. “Un giorno una hostess mi ha detto, ‘Ehi Steve, che fico il tuo look!’ Non le ho spiegato che non lo avevo scelto io! Bobby aveva un aspetto talmente particolare che non volevo semplicemente infilarmi un paio di occhiali per interpretarlo. Per lui era importante il suo look quindi dovevo rendergli omaggio in modo particolarmente accurato”.
Le candidature ai Golden Globe
Il film ha ottenuto due candidature ai Golden Globe del 2018 per le interpretazioni dei due protagonisti.