Via col Vento, 10 curiosità sull’immortale kolossal ancora in tv

Un film da riscoprire, come l'alitosi di Clark Gable e la quasi censura

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7 – L’alitosi di Gable

Sebbene questo film abbia fatto sognare generazioni di ragazze, nella realtà i baci tra Rossella e Rhett non sono stati propriamente.. entusiasmanti. Vivien Leigh, infatti, trovava fisicamente ripugnante il collega a causa del suo continuo odore di sigarette e un alito che lei ha definito “mefistofelico”. L’alitosi di Gable era dovuta anche al fatto che in seguito ad un’infezione gengivale aveva perduto tutti i denti (a soli 32 anni) ed era costretto a portare una dentiera. Leggenda vuole che la Leigh sia addirittura svenuta per il disgusto al loro primo bacio.

8 – Il record

La prima proiezione ufficiale della pellicola terminata avvenne ad Atlanta, in Georgia, il 15 dicembre 1939. L’evento ottenne una risonanza mediatica immensa: in città, che era all’epoca un modesto centro di soli 300.000 abitanti, si riversò quasi un milione di persone, un insieme di visitatori che Atlanta riotterrà circa sessant’anni più tardi, in occasione delle Olimpiadi del 1996. Via col Vento ottenne un successo straordinario di critica e pubblico, rimanendo il film col maggiore incasso nella storia del cinema per oltre un quarto di secolo; se adattato all’inflazione monetaria, esso mantiene tale record a tutto il XXI secolo.

9 – La versione italiana

Il film uscì in Italia soltanto nel 1949, ben 10 anni dopo. Ma la prima versione era in lingua originale con i sottotitoli a causa del notevole sforzo che avrebbe richiesto il doppiaggio. Per vedere la prima versione doppiata il pubblico italiano dovette attendere il 1951. La prima versione venne riedita per ben 5 volte (1954, 1956, 1962, 1967 e nel 1972).

Nel 1977 ci fu la sesta riedizione durante la quale il doppiaggio venne integralmente rieseguito con nuovi dialoghi preparati da Roberto De Leonardis, l’adattatore italiano di fiducia di Walt Disney. In questo caso ci furono delle sostanziali differenze: l’eliminazione dell’italiano sgrammaticato per i personaggi non bianchi (nonostante gli errori fossero presenti anche in inglese) in quanto giudicato troppo razzista, la sostituzione del “voi” con il “lei” tra Rossella e Rhett e l’introduzione del “tu” tra Ashley e Rossella, che sono da tempo amici e profondamente legati.

10 – Francamente me ne infischio

Una delle battute più celebri del film è quel “Francamente me ne infischio” scandito da Rhett Butler sul finale. Una battuta che dovette passare le forche della censura negli Stati Uniti perché la frase inglese “Frankly, I don’t Give a Damn”, era considerata troppo volgare.