Presentato alla 19ª Festa del Cinema di Roma U.S. Palmese, diretto dai Manetti bros., è la storia di un giovane e talentuoso calciatore, uno come molti tra i più noti, che rischia di bruciare la propria carriera perché disorientato dal successo, dalla pressione e dalle aspettative. Rocco Papaleo, in una insolita versione calabrese, è protagonista del film al fianco del francese Blaise Afonso, con la partecipazione tra gli altri anche di Claudia Gerini e Massimiliano Bruno.
LEGGI ANCHE: U.S. Palmese, i Manetti bros. con Rocco Papaleo portano a Roma 2024 un sogno ambizioso
IL FATTO
Etienne Morville (Blaise Afonso) è un giovane calciatore francese della serie A a Milano, è pieno di talento ma ha un pessimo carattere, a causa del quale rischia di bruciare la propria carriera. Intanto, all’estremo opposto della penisola, a Palmi, cittadina in provincia di Reggio Calabria, tra un gruppo di appassionati di calcio, sostenitori della piccola squadra locale, la U.S. Palmese, c’è un intraprendente agricoltore in pensione, Don Vincenzo (Rocco Papaleo), che ha l’idea folle di approfittare dell’improvviso declino del calciatore per portarlo a giocare nel loro campionato. Grazie alla sua ostinata capacità di sognare, seppure controvoglia, Morville lascerà Milano per trasferirsi a Palmi e provare a risanare la sua immagine.
L’OPINIONE
Una favola sul calcio, U.S. Palmese è la storia di un sogno ambizioso e un po’ naif sullo sport più amato e controverso dei nostri giorni; un sogno ad occhi aperti che diventa realtà per poi scontrarsi con essa e generare un panorama nuovo per tutti i personaggi. Dopo aver dedicato tre film alla saga di Diabolik, famoso personaggio dei fumetti, i Manetti bros. tornano ad un racconto più realistico, eppure intriso di un idealismo assai puro.
La storia di Etienne, o forse meglio e più ancora quella di Vincenzo, sembra una favola moderna che infonde speranza e ottimismo anche in un mondo palesemente influenzato dalla corruzione e dalla brama di successo come quello calcistico attuale. Perché Vincenzo è ambizioso, ama il calcio, ma è un uomo puro e il luogo in cui vive non è toccato dalle vicende che offuscano la passione più genuina che dovrebbe risiedere in questo sport.
Ai Manetti sembra non interessare affatto soffermarsi su una qualsivoglia riflessione in termini morali o sociali sul calcio, il loro è uno sguardo più semplice, puntato sulla storia di un personaggio che somiglia a quella di tanti calciatori, ma che si apre alla possibilità di un futuro positivo e salvifico per tutti.
Sebbene si soffermi molto e volentieri sul calcio e le sue dinamiche, non c’è retorica nella genuinità di questo racconto anche ben recitato dai suoi interpreti. I Manetti mantengono un linguaggio pulito, che non si fa scrupolo di usare anche un pizzico di animazione tra un tiro in porta e l’altro, per far passare un messaggio carico di valori alti ma semplici, proprio come dovrebbero essere quelli del calcio.
Papaleo si presta volentieri e con successo a piegarsi ad un dialetto che non appartiene all’attore lucano, per incarnare un personaggio, a tratti grottesco, a tratti ironico, osservato con gentilezza nella sua semplicità e ingenua follia. Più noto ai nostri occhi per consueti fatti di cronaca è il personaggio di Etienne, interpretato da Afonso, che però acquista umanità nel racconto solo nel momento in cui lo si vede finalmente tornare al suo amore originario per il calcio, un sentimento che può finalmente condividere con gli altri personaggi, ben più ordinari, che popolano la storia.
U.S. Palmese è un film delicato e toccante, che offre lo sguardo pulito del giovane sognatore appassionato di calcio, ma realizzato con lo stile originale dei Manetti, realistico e al tempo stesso visionario.
SE VI È PIACIUTO U.S. PALMESE GURADATE ANCHE…
Tra i tantissimi titoli che nutrono il cinema di genere sportivo e calcistico in particolare, è difficile non pensare al recente Chi segna vince (Next Goal Wins, 2023) di Taika Waititi. Tanti sono soprattutto i film francesi che richiamano il tema della riabilitazione d’immagine attraverso sentimenti e legami umani semplici ma profondi, come Una squadra da sogno (2016) con Gérard Depardieu o Dream Team (2012) con Omar Sy.