Salvatore Esposito al Monte Carlo Film Festival: «Bud Spencer mi ha riportato a Napoli»

L'attore, protagonista della serie Piedone - Uno Sbirro a Napoli, ospite al Monte Carlo Film Festival presenta il suo terzo romanzo, “Le Streghe di Lourdes”

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Salvatore Esposito Piedone uno sbirro a Napoli
Salvatore Esposito

Io sono cresciuto a pane e Totò e solo uno come Ezio [Greggio] poteva fare un Festival della commedia”, per la seconda volta ospite del Monte Carlo Film Festival, Salvatore Esposito, dal 2 dicembre protagonista della serie Sky Original Piedone – Uno Sbirro a Napoli, racconta il suo rapporto con la commedia, il suo amore per Bud Spencer e la sua passione per la scrittura che lo ha portato recentemente a pubblicare il suo terzo romanzo, “Le streghe di Lourdes”.

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A Monte Carlo Esposito è di casa. In questa 21ª edizione porta l’aspettativa per la sua serie ispirata al personaggio di Bud Spencer in Piedone lo Sbirro (1973), prossima ad uscire su Sky, e il suo nuovo romanzo, capitolo finale della saga iniziata con “Lo Sciamano”. Parlando di commedia, per lui, che ha raggiunto notorietà con il personaggio di Genny Savastano in Gomorra – La serie (2014 – 2021) ed è poi riuscito a spaziare in diversi generi, Totò e Bud Spencer sono i grandi punti di riferimento. “Da Totò ho imparato che, al di là della maschera, è possibile interpretare personaggi diversi. Bud Spencer mi ha riportato a Napoli”.

La sua città natale e Bud Spencer sono infatti al centro della serie Piedone – Uno sbirro a Napoli, in cui Esposito interpreta il ruolo di Vincenzo Palmieri, un ispettore di polizia erede spirituale del commissario Rizzo di Piedone Lo Sbirro (1973). “Piedone secondo me ha quell’enorme senso universalità che dovrebbero avere i film oggi e che spesso è difficile trovare nelle produzioni italiane – dice l’attore anche autore del soggetto della serie – e Napoli, anche dai feedback dei registi internazionali con cui ho avuto modo di parlare, è la città più internazionale che abbiamo in cui si può trovare la bellezza più totale, quella che forse ha raccontato Sorrentino in Parthenope, accanto alla criminalità che c’è in Gomorra. Nei vicoli di Napoli ci si può ritrovare negli anni ’70 e allo stesso tempo nella nuova metropolitana potresti finire nel 2600. Napoli è così unica che un poeta l’ha definita la città dei mille colori”.

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In Piedone – Uno sbirro a Napolic’è tanto di Bud Spencer – spiega ancora Esposito –, ci sono riferimenti e immagini che lo ricordano. È stato un omaggio che abbiamo voluto fare a lui come persona. Sfido chiunque a non essere un suo fan e dico sempre che se qualcuno non lo ama significa che ha qualche problema!”. Ma come autore ci tiene anche a chiarire: “Non abbiamo voluto fare nessuna operazione nostalgia, questa serie è tutta un’altra cosa. Abbiamo fatto un prodotto internazionale con un’operazione simile a quella della Marvel: noi ci muoviamo nell’universo di Bud Spencer. Il mio personaggio è stato salvato dal commissario Rizzo che lo accoglie dopo un grave lutto e lo fa diventare un poliziotto

Nonostante il rischio di dover affrontare la critica dei fan nostalgici dell’originale Piedone di Bud Spencer, Esposito è sicuro: “La serie piacerà. Certamente i fan partiranno con un pregiudizio credendo che noi vogliamo imitare il suo personaggio, ma noi raccontiamo una storia nostra, forse più dura rispetto alla leggerezza con cui erano raccontati quei film. Ma su di noi ci sono le grandi manone di Bud Spencer che ci sostengono e ci supportano

Esposito porta inoltre al Monte Carlo Film Festival la sua ultima fatica letteraria, il crime dal titolo “Le Streghe di Lourdes” (edito da Sperling & Kupfer). “Mai avrei pensato nella mia vita di scrivere una trilogia. Questo terzo libro chiude un cerchio rispetto al personaggio di Christian Costa, Lo Sciamano, che troviamo nella cittadina francese nota per questioni cattoliche, ma ci tenevo che a Lourdes lui vedesse le streghe. Chi ama il genere si appassionerà, forse piangerà”. “Lo Sciamano potrebbe diventare un film”, annuncia anche Esposito, che parlando di alcune proposte in Italia in merito aggiunge: “Il mio auspicio c’è”.

La video intervista a Salvatore Esposito al Monte Carlo Film Festival