Renato Pozzetto: “Essere candidato per un film drammatico è stata una sfida vinta”

L'attore milanese è stato intervistato da "La Nuova Sardegna"

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Renato Pozzetto Lei mi parla ancora
Renato Pozzetto, Lei mi parla ancora

Renato Pozzetto è stato intervistato da “La Nuova Sardegna dove ha avuto modo di commentare il prossimo premio che riceverà, il Nastro d’Argento alla Carriera, e la nomination come miglior attore protagonista per la sua interpretazione nel film “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati. Ecco un piccolo estratto dell’intervista:

Nastro d’argento alla carriera: che effetto fa?

«Mi fa ovviamente piacere».

Il Nastro compensa la delusione per il mancato David?

«Guardi che non è vero che ho detto di esserci rimasto male, se lo sono inventati i suoi colleghi. Io sono stato molto contento di avere ricevuto la nomination, anche perché era per un film diverso da tutti quelli che avevo fatto finora. Essere candidato per un film drammatico è stata una sfida vinta. Ho detto anche però che mi sembrava strano che non fosse stato menzionato Pupi Avati, il film, la regia».

Nel film al suo fianco c’era una grandissima Stefania Sandrelli.

«La Sandrelli è bravissima, ma purtroppo non possiamo parlare di coppia sul set, perché il suo è un piccolo ruolo».

Com’è stato l’incontro con Pupi Avati?

«Mi ha chiamato una mattina di un anno fa, a metà luglio. “Sai, volevo offrirti una parte da protagonista di un film che inizio a girare tra una settimana”. “Devo tappare un buco?”, è stata la mia risposta. Ma lui mi ha assicurato di no. “Voglio parlartene di persona, leggiamo il copione insieme”. Io ho insistito. “Inviamelo oggi, poi domani vieni a casa a Milano e ne parliamo davanti a un piatto di spaghetti”. E così abbiamo fatto».