1792, re Luigi XVI, privato dei suoi poteri, e sua moglie Maria Antonietta vengono arrestati ufficialmente in attesa del processo che ne dichiarerà la morte. Sulla Rivoluzione francese e la vita di Maria Antonietta d’Austria numerosi film sono stati girati, ma ben pochi raccontano quell’intenso, seppur breve, periodo di prigionia della famiglia reale, con tutti gli sconvolgimenti umani e politici che comportò. Le Déluge di Gianluca Jodice, film di apertura del Festival di Locarno 2024, si sofferma su quei giorni, raccontando le ripercussioni più intime di quell’importante snodo della storia.
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Guillaume Canet e Mélanie Laurent sono i protagonisti della storia e incarnano la parabola che parte da ciò che rimane dei fasti della corte di Francia del Settecento, fino alla sua completa decadenza. Le Dèluge, prodotto da Ascent Film con Rai Cinema e Adler Entertainment, con le musiche di Fabio Massimo Capogrosso (Esterno Notte, 2022; Rapito, 2023; Il tempo che ci vuole, 2024), i costumi del candidato agli Oscar Massimo Cantini Parrini e la fotografia di Daniele Ciprì, sarà al cinema dal 21 novembre con BIM Distribuzione.
Le Dèluge, trama
Quando si parla di Maria Antonietta e Luigi XVI vengono subito alla mente merletti, alte parrucche, vestiti sgargianti, Versailles oppure la ghigliottina. Tra questi due estremi, c’è un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figli vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Un tempo breve e condensato, dove tutte le maschere caddero: quella dei due reali come figure pubbliche e private e quelle della Storia che voltò definitivamente pagina.
