Tra le anteprime più interessanti della 16ª edizione del Bif&st – Bari International Film&TV Festival appena presentata, Le assaggiatrici di Silvio Soldini avrà una serie di alte proiezioni – a Milano il 24 marzo, Bolzano il 25 marzo e Roma il 26 marzo – prima di arrivare al cinema a partire dalla data di uscita del 27 marzo fissata da Vision Distribution. E portare sugli schermi di tutta Italia la vicenda di Margot Wölk che, poco prima di morire, nel 2012, a 95 anni, ha rivelato di essere stata una delle giovani costrette ad assaggiare i pasti di Hitler.
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Unica sopravvissuta alla fine della guerra delle cosiddette “assaggiatrici”, delle quali nessuno immaginava l’esistenza, abbiamo conosciuto la Wölk grazie all’omonimo romanzo di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli e sfruttato come punto di partenza del film interpretato da Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche.
Una storia sulla quale hanno lavorato Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia, autrici del soggetto, e – insieme a Doriana Leondeff, Lucio Ricca e lo stesso regista – anche della sceneggiatura.
Le assaggiatrici, trama
Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.