John Musker: da Basil a Oceania, 40 anni di animazione di un gran maestro

L'incontro al Cartoons on the Bay con il regista statunitense

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John Musker

Spigliato e divertente al suo secondo panel dopo la presentazione del corto I’m Hip di venerdì scorso, John Musker ha intrattenuto il pubblico del Cartoons on the Bay con aneddoti, foto e filmati inediti raccolti in 40 anni di animazione. Lui, cresciuto «in un ambiente creativo fin da piccolo» grazie allo spirito artistico di sua mamma («cantava e suonava, amava fare feste a tema per me e i miei sette fratelli») si appassiona presto al disegno, riconoscendo subito forti capacità nel fare caricature.

Gli studi, la classe del 1976 e i primi lavori

Musker si forma alla Loyola Academy di Chicago per poi laurearsi al Weinberg College of Arts and Sciences della Northwestern University e completare gli studi con il Master of Fine Arts at CALARTS, California Institute of the Arts a Santa Clarita. È qui che hai i ricordi di gioventù più belli, condivisi con compagni di studi destinati, come lui, a fare la storia dell’animazione: Tim Burton (immortalato sul campo da pallavolo in diverse fotografie che Musker ci ha mostrato) John Lasseter, Brad Bird, Bruce Morris (ospite anche lui al COTB 2024) e Ron Clements, suo futuro co-regista in tutti i film. John Musker

Dopo aver lavorato come animatore al film Red e Toby – Nemiciamici e come story artist – poi rimoss – di Taron e la pentola magica, Musker ottiene il suo primo ruolo da regista insieme a Ron Clements con Basil l’investigatopo (The Great Mouse Detective) da un’idea di adattamento di Clements. Durante la lavorazione si fanno notare dai vertici Disney, Michael Eisner e Jeffrey Katzenberg, che nel frattempo chiedono loro altre idee. John Musker

John Musker Basil

Il successo e la consacrazione John Musker

Fu Clements a proporre l’adattamento de La Sirenetta di Hans Christian Andersen, progetto che ottenne di lì a poco l’approvazione, finendo per diventare una delle pietre miliari dell’animazione Disney. Da lì seguono Aladdin, preferito a Il re leone («chi mai andrebbe a vedere un film su un leone in Africa?» scherza ricordando) ed Hercules, altro capolavoro firmato dal duo Musker-Clements. Di Aladdin ci mostra alcune sequenze di doppiaggio di Robin Williams con la voce del Genio, personaggio chiave di cui ci racconta la trasformazione grafica: «cambiammo il disegno rendendolo più massiccio, doveva essere iconico, possente». In Hercules, invece, scelto perché «volevano fare un film più comico sugli sport», scopriamo che la voce di Ade doveva essere inizialmente quella di Jack Nicholson, che però rifiutò. John Musker

Cinque anni dopo Hercules arrivò Il pianeta del tesoro, progetto che avevano in tasca da anni ma che andò incontro a svariati no, prima di ottenere il via libera. Fu un flop al botteghino, ma oggi è ritenuto uno dei film Disney più sottovalutati. Nel 2009 Musker e Clements realizzano La principessa e il ranocchio fino ad arrivare al loro ultimo film per Disney, Oceania, il loro primo lavoro ad essere interamente animato al computer.

Nella lavorazione di Moana (rendiamo giustizia al titolo inglese) ci sono tanti aneddoti: Musker ci mostra le foto dei loro viaggi alle Figi e Tahiti per apprendere di più sulla cultura polinesiana e la genesi dei personaggi del gallo e del maialino che, indovinate un po’, rappresentano proprio Musker e Clements. «Ai primi screen test non piacquero molto ai boss. Riuscimmo a convincerli con il maialino, mentre sul gallo dovevamo lavorarci ancora. Sapete come lo salvammo? Facendolo diventare ancora più stupido… e quella sera andammo a festeggiare con una cena a base di pollo!». Quello di Oceania non è un caso isolato: Musker e Clements si sono inseriti in praticamente tutti i loro film, in modi più o meno riconoscibili. Provate a trovarli, vi divertirete. John Musker

John Musker
Ron Clements e John Musker

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