Il Taormina Film Festival festeggia 70 anni con il ritorno dei Nastri e l’arrivo di Sharon Stone e Nicolas Cage

Dal 12 al 19 luglio, otto giorni di cinema fra pop, glamour e identità mediterranea e grandi ospiti

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Sharon Stone, Nicolas Cage

Al suo settantesimo compleanno il Taormina Film Festival, rinnovato nella direzione artistica di Marco Müller, sceglie di coniugare passato e futuro a cominciare dal ricongiungimento con i Nastri d’argento che, con un omaggio alla commedia italiana sostenuto dalla presenza di Christian De Sica e Carlo Verdone, inaugureranno la manifestazione il 12 giugno dal Teatro Antico. A questo si aggiungeranno poi altri grandi nomi che incontreranno il pubblico del Festival nel corso degli otto giorni di premiere, tra cui Sharon Stone, Nicolas Cage, Bella Thorne, Rebecca De Mornay, ma anche Toni Servillo, Ficarra e Picone, Sergio Castellitto e molti altri.

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Il programma del 70° Taormina Film Festival

Dall’avventura action al thriller psicologico, dall’horror alla romantic-comedy e alle molteplici facce di un cinema siciliano “multidimensionale”, Marco Müller sottolinea le diverse anime di un Festival che, sebbene preparato nel giro di pochissimi mesi (la sua nomina risale allo scorso aprile di questo anno), intendono soddisfare un “pubblico più possibile trasversale”, ma con un occhio di riguardo ai giovani.

“Il programma del Festival intende guardare alla storia del Festival per affacciarsi al futuro con un polmone che è il Teatro Antico perché permetterà agli spettatori, specie più giovani, di respirare il cinema e la nuova identità culturale della Sicilia”, ha detto Müller alla conferenza stampa di presentazione a Taormina.

Il cuore del Taormina Film Festival è infatti proprio il Gala che ospiterà 7 titoli tutte le sere al Teatro Antico, fra cui ben 4 prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde. Si parte il 13 luglio con l’horror statunitense Saint Clare di Mitzi Peirone con Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe, per proseguire con l’action movie Twisters di Lee Isaac Chung interpretato da Daisy Jessica Edgar-Jones. E poi il thriller-psicologico The Surfer di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage; Il giudice e il boss, che il regista di Placido Rizzotto (2000), Pasquale Scimeca, dedica alla memoria di un eroe dell’antimafia come Cesare Terranova; e un trittico di rom-com con il britannico-islandese Touch, diretto dal celebre regista Baltasar Kormákur e interpretato dalla gettonatissima modella e cantante giapponese Kôki, e le due italiane L’invenzione di noi due di Corrado Ceron con Lino Guanciale, Silvia D’Amico e Paolo Rossi e Finché notte non ci separi di Riccardo Antonaroli interpretato da Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, che chiude la rassegna.

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Focus Mediterraneo

Di grande importanza per il direttore Müller è la sezione Focus Mediterraneo: “Non ho potuto non studiare la storia meno recente della Sicilia e del Festival e ho capito come stanno cambiando le diverse espressioni culturali della regione e che la sua identità sta diventando sempre più mediterranea”.

Si parte con la prima internazionale di From Ground Zero, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi che presenta il “racconto di storie non raccontate” firmate da 22 giovani cineasti palestinesi che hanno filmato la vita quotidiana a Gaza. Il maestro del cinema israeliano Amos Gitai torna a Taormina con Shikun, compendio del suo cinema e della sua visione delle contraddizioni del Paese, mentre in To A Land Unknown, Mahdi Fleifel scava nel mondo degli immigrati arabi clandestini nei paesi della UE.

Due grandi presenze autoriali francesi vengono ospitate dal Focus Mediterraneo: la prima internazionale della versione integrale di Va savoir di Jacques Rivette, il film pirandelliano interpretato da Sergio Castellitto, che introdurrà la proiezione e la prima mondiale di Filmlovers! di Arnaud Desplechin, versione in lingua inglese di Spectateurs, il film in cui il regista francese ha celebrato la magia del cinema visto in sala.

Fresco dei suoi successi hollywoodiani, il regista cileno-svedese Daniel Espinosa ambienta nel Meridione italiano la storia di una trafficante di uomini nel suo nuovissimo Madame Luna, mentre Thierry de Peretti con il suo A son image torna nella sua Corsica natale per raccontare attraverso la vita, le amicizie e gli amori di una giovane fotografa i tumulti politici dell’isola dalla fine degli anni ’70 in poi.

Officina Sicilia

Non potevamo non raccontare la modernità del cinema siciliano a cui volevamo tornare. La Sicilia è una regione ricca di un patrimonio archeologico e monumentale immenso, ma ci sono percorsi di cultura e arti contemporanee vasti come tutta l’isola. Qui da sempre ci sono esperimenti che hanno saputo coniugare passato e presente”, dice Müller a proposito della sezione Officina Sicilia che intende presentare questa regione “come laboratorio della modernità cinematografica”, spiega Müller.

C’è lo spettacolo della serialità più recente nata in Sicilia con opere come L’arte della gioia di Valeria Golino, Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo con Giusy Buscemi, i primi episodi, diretti da Piero Messina, de L’ora – Inchiostro contro piombo e la Sicilia apocalittica di Anna di Niccolò Ammaniti.

Accanto a questo panorama, un quintetto di prime mondiali (quattro opere prime e un’opera seconda) ricorda che la Sicilia è laboratorio di sempre rinnovate esperienze: Quir di Nicola Bellucci, La bocca dell’anima di Giuseppe Carleo, Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, Pietra madre di Daniele Greco e Mauro Maugeri e Il ladro di stelle cadenti di Francisco Saia. Anche autori consacrati siciliani hanno voluto aprirsi a nuovi esperimenti, come l’interpretazione free-jazz di Tony Sperandeo nel nuovo film di Aurelio Grimaldi, La rieducazione, un’altra prima mondiale.

Officina Sicilia è arricchita anche da una sottosezione di cinema siciliano ritrovato, intitolata Ieri Oggi Domani, che vuole recuperare le opere più audaci del passato che annunciavano il cinema di oggi e quello che verrà, spaziando da un omaggio alla leggendaria Panaria Film, fondata nel 1947 dal principe Francesco Alliata di Villafranca, di cui verranno presentate (proiezione in pellicola dei film restaurati) alcune delle produzioni più importanti. Accanto alla riproposta delle opere dei più sorprendenti registi della Costa Est come Maria Arena e il collettivo catanese canecapovolto, il cinema siciliano in bilico fra fiction e documento viene esplorato attraverso la produzione autoriale di Costanza Quatriglio e i lavori dei giovani documentaristi del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Particolarmente prezioso è l’ultimo dei non-fiction in programma, Diario di Guttuso, un itinerario-mosaico che ricostruisce la vita di Guttuso attraverso luoghi, amici e quadri, un lavoro televisivo del 1982 che già annuncia la cifra personalissima del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.

Si aggiungono all’offerta del Taormina Film Festival 70 il monologo interpretato da Toni Servillo dall’opera seconda di Mario Martone, il mediometraggio Rasoi, e il restauro in 4K di Picnic at Hanging Rock, il capolavoro che impose ormai quasi 50 anni fa proprio a Taormina il regista australiano Peter Weir.

Proiezioni – Suoni e parole

Per questa edizione l’otto volte direttore della Mostra di Venezia articola un programma ad ampio spettro culturale e geografico, non di solo cinema. Grazie all’impegno della direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Gianna Fratta, artista di fama internazionale, accanto alla rassegna cinematografica vive un’iniziativa parallela: Proiezioni – Suoni e parole prima del film, format di natura performativa tra musica, teatro ed eventi multimediali che offre, prima delle proiezioni al Teatro Antico, spettacoli legati al mondo del cinema.

In particolare, la proiezione del documentario La Montagne Infidèle di Jean Epstein con il commento musicale dal vivo della pianista Omar Sosa; il concerto per il centenario della morte di Giacomo Puccini “Tosca – Il ricatto sessuale”, in cui arie, duetti e pezzi d’assieme del capolavoro pucciniano si alternano al racconto dell’opera fatto dalla stessa Gianna Fratta; “Veniamo a quel paese”, l’esecuzione delle colonne sonore che Carlo Crivelli ha composto per i film di Ficarra e Picone, che parteciperanno all’evento; “Note di celluloide”, omaggio che l’Ensemble “Suoni del Sud” tributa al meglio della musica per il cinema, eseguendo capolavori di Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Piero Piccioni. Infine lo spettacolo teatrale “L’amore segreto di Ofelia” di Steven Berkoff con Chiara Francini e Andrea Argentieri e anche un omaggio a Maria Callas, “Vissi d’arte. Vissi per Maria”, che si svolgeranno tra la Villa Comunale di Taormina e il Teatro Antico.