Dai droni uccello ai satelliti spia di Elon Musk, dalla riconquista di Fiume alla cementificazione dei vulcani o il siero della verità nel vino, per settimane il profilo Instagram @ilcomplottista.xyz ha diffuso finte notizie su complotti di ogni tipo, raccogliendo oltre 4.500 follower e più di 1 milione di visualizzazioni, arrivando a diventare un piccolo fenomeno virale, ma si trattava solo di una trovata promozionale intesa a presentare Il complottista, il film d’esordio di Valerio Ferrara, distribuito dalla Piperfilm.
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Sviluppato a partire dal cortometraggio Il barbiere complottista del giovane regista (che in precedenza aveva diretto anche l’altro film breve intitolato Notte romana) e presentato all’ultima edizione di Alice nella Città – in concorso, nella sezione Panorama Italia – Il Complottista sarà protagonista di un vero e proprio tour che dal 2 aprile raggiungerà diversi cinema in tutta Italia. Una scelta che riflette lo spirito del film e che mira a instaurare un dialogo diretto con il pubblico, portando la sua riflessione sul complottismo proprio nei luoghi che favoriscono il confronto e il dibattito culturale.
Il cast della produzione Elsinore Film e Wildside, società del gruppo Fremantle, è completato da Fabrizio Rongione, Antonella Attili, Fabrizio Contri, Ilir Jacellari, Roberto De Francesco nel ruolo di Molinari, Ernesto Mahieux, Zoe Massenti, Bruno Pavoncello, Valerio Desirò e Giulia Petrini, oltre all’amichevole partecipazione di Antonio Gerardi.
Il complottista, trama
Antonio è un barbiere noto per tormentare i clienti e i vicini di negozio con le strampalate teorie che scopre online. A casa e nella piccola comunità di quartiere nessuno lo prende sul serio, tanto meno quando si convince che i lampioni mandano dei messaggi segreti con il codice Morse. Ma, quando si presenta la polizia alla sua porta e lo arresta di fronte alla famiglia, la sua credibilità prende una svolta inaspettata.