Lo abbiamo visto raccontato da Michele Placido in Giovanni Falcone (1993), da Ennio Fantastichini in Paolo Borsellino (2004) e Massimo Dapporto in L’uomo che sfidò Cosa Nostra (2006), ma dopo un lungo elenco – nel quale ci piace ricordare Massimo Popolizio (Era d’estate) e Fausto Russo Alesi (Il traditore) – ora tocca a Primo Reggiani interpretare il giudice scomparso a Capaci il 23 maggio 1992. Sarà lui al fianco di Ester Pantano nel film di Simona e Ricky Tognazzi Francesca e Giovanni, distribuito da Adler Entertainment al cinema a partire dal 15 maggio.
Un film basato sul libro di Felice Cavallaro “Francesca: storia di un amore in tempo di guerra“, nel quale si racconta la storia personale e il rapporto tra Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, due persone che hanno scelto di amarsi durante una delle stagioni più buie della storia italiana, in una Sicilia martoriata dalla mafia.
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La storia scritta da Simona Izzo con Domitilla Di Pietro e lo stesso Felice Cavallaro si sviluppa nella Palermo del 1979, dove la Morvillo è sostituta procuratrice al tribunale dei minori di Palermo, il Malaspina, e ci accompagna nel suo lavoro su un caso di parricidio e nella sua lotta contro un sistema giudiziario retrogrado, fino all’incontro con Giovanni Falcone.
“Raccontare Francesca, far conoscere il suo amore per Giovanni e la sua vita per la giustizia ci ha spinti a questo progetto – hanno detto all’ANSA Simona Izzo e Ricky Tognazzi. – Ci sono storie che nascono non solo dalla propria ispirazione, ma dall’obbligo morale e civile di ricordare chi è condannato alla damnatio memoriae, come Francesca Morvillo“.
Prima donna magistrato uccisa dalla mafia, Francesca Morvillo fu una delle prime a occuparsi di minori, oltre che la prima consigliera della Corte d’Appello di Palermo. Un percorso anche professionale che il film racconta, insieme al “contesto in cui si è trovata a vivere in una Palermo in assetto di guerra“, come dice ancora all’ANSA la Izzo. Che continua: “Siamo entrati, con discrezione e rispetto, nell’intimità del rapporto tra Francesca e Giovanni. La loro è stata una grande storia d’amore e di condivisione degli stessi ideali di giustizia. Insieme hanno combattuto, aiutandosi reciprocamente nelle battaglia contro la mafia e insieme sono morti. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con gli altri sceneggiatori e al rapporto privilegiato che abbiamo intrattenuto con il giudice Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, e con sua moglie Anna. Ricordiamo il giorno in cui siamo andati alla Chiesa di San Domenico di Palermo, Pantheon di molti uomini illustri siciliani, dove ora riposa anche Giovanni Falcone. È lì che abbiamo appreso che a Francesca, unitamente agli agenti di scorta vittime dell’attentato di Capaci, è stata dedicata solo una targa“.
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Un film prodotto da Orange Pictures, Adler Entertainment, Oscar Generale Productions – in associazione con Virtuoses Pictures con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo Ministero della Cultura e della Sicilia Film Commission – che arriva fino alla strage di Capaci, quando Falcone e Morvillo restarono vittime dell’esplosione a Capaci della bomba di 500 kg di tritolo messa da Cosa Nostra, insieme agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Il trailer di Francesca e Giovanni
Francesca e Giovanni, trama
Sicilia, 1979. Palermo è sconvolta dagli attentati di mafia. Francesca Morvillo è sostituto procuratore al tribunale dei minori di Palermo e conduce una serena esistenza con suo marito Giuseppe. Francesca viene chiamata dal tribunale dei minori per seguire un caso di parricidio. Dino, un quindicenne cresciuto nei luoghi dove alberga la più efferata delinquenza, uccide il padre davanti agli occhi della madre. Senza tentennare e senza avere ripensamenti, neanche quando vede con i suoi occhi l’omertà di una madre che in nome dell’onore è disposta a sacrificare suo figlio, Francesca rimane fedele ai suoi valori lottando contro un sistema giudiziario retrogrado, che vorrebbe solo punire i minori invece di educarli e offrire loro un futuro diverso da quello dei propri padri. Quando la carriera professionale di Francesca sembra sull’orlo di una crisi, il destino la sorprende, regalandole l’incontro più importante della sua vita, quello con Giovanni Falcone. I due magistrati condividono fin da subito, non solo una forte chimica, che li attrae inevitabilmente come due calamite, ma anche un sistema valoriale molto forte. Un rapporto d’amore e di totale condivisione che li vedrà uniti fino agli ultimi istanti delle loro vite. Mentre le loro vite professionali decollano, la loro vita privata inizia a sfaldarsi. Il romanticismo si disintegra contro la dura realtà. Una realtà fatta di vicende di proporzioni enormi che assumono toni drammatici.
I veri Giovanni Falcone e Francesca Morvillo in una cena di lavoro
Le prime immagini dal set
Le foto di Francesca e Giovanni