Un festival diffuso nato da un’idea di Andrea Guerra, con la direzione artistica di Steve Della Casa e Paola Poli e in rappresentanza dell’associazione Tonino Guerra Laura Delli Colli che pone al centro i temi del cuore e della poetica del grande Maestro romagnolo, tra grande cinema e letteratura. Luoghi dell’anima – Italian Film Festival ha coinvolto infatti tutti e tre i comuni tanto cari al poeta, scrittore e sceneggiatore di numerosi capolavori cinematografici: Rimini, Santarcangelo e Pennabilli. Ad inaugurare l’evento una serata omaggio dedicata ad Andrea Purgatori a cui questa V° edizione è stata dedicata.

Durante le giornate riminesi tanti i cineasti che hanno contribuito al successo di questo happening egregiamente organizzato, con un attento e premuroso padrone di casa (Andrea Guerra) uno staff ospitale e gentile (Flavia Schiavi, Francesca Conte, Alice Paola Brizi, Lara Fabbri e Lisa Montevecchi ) e ciliegina sulla torta, un evento inaspettatamente “press office e management free”, che ha permesso a registi come Marco Tullio Giordana, Matteo Garrone, Francesca Comencini, Riccardo Milani, Giovanni Veronesi e Michele Riondino e gli attori Antonio Catania e Martina Scrinzi di darsi completamente al pubblico e ai giornalisti presenti senza nessun filtro.

Luoghi dell’anima è una manifestazione dedicata ad opere cinematografiche e televisive nelle quali è protagonista l’osmosi tra territorio, immaginazione e racconto. Vincitore del concorso Opere prime e seconde il film Familia di Francesco Costabile che si aggiudica anche il premio per la migliore sceneggiatura insieme a Adriano Chiarelli e Vittorio Moroni, mentre a vincere il premio come migliore interpretazione Claudia Pandolfi per Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri. La giuria composta da Pilar Fogliati e Fulvia Caprara presieduta da Giovanni Veronesi ha attribuito un premio speciale interpretazione anche a Francesco Di Leva per aver partecipato sia a Familia che a Nottefonda di Giuseppe Miale di Mauro, per il quale è stato premiato anche il figlio Mario Di Leva. The one note man di Georges Siougas ha vinto la sezione RIFLESSI – CORTI IN CONCORSO, mentre per la RASSEGNA EMILIA ROMAGNA i premi speciali ER sono andati al cortometraggio Sommersi di Gian Marco Pezzoli e al lungometraggio Fuori dal fango di Matteo Parisini e Riccardo Mazzon.

Spazio anche alla musica grazie al suo presidente Andrea Guerra che ha premiato Manon Viller, music supervisor di Io Capitano. “Essendo io un compositore abbiamo immaginato che la musica è parte del paesaggio, qualcosa che comunque ci lega a un ricordo. Basti pensare alle canzoni d’amore, momenti che la musica riesce a fotografare e a sbloccarti le immagini tutte le volte che ascolti quella determinata canzone” ha raccontato il musicista vincitore di numerosi premi tra cui il Ciak D’oro per la colonna sonora di La Finestra di fronte, protagonista di un divertente incontro con Levante, che a Santarcangelo ha presentato il suo ultimo libro Opera Quotidiana.

Presidente Guerra come è andata questa edizione?
Davvero molto bene. Il nostro punto di forza è il periodo. Il nostro è praticamente l’ultimo festival dell’anno che raccoglie tutte le migliori esperienze passate ma che anticipa quelle a venire, perché in prossimità delle nuove uscite. È stata un’ottima edizione con tanta partecipazione di pubblico e grandi intensità. Voglio ricordare gli incontri con i grandi maestri che hanno spiegato il loro cinema anche con dei retroscena che hanno illuminato le persone presenti e in alcuni casi anche molto emozionante.
Perché i luoghi dell’anima?
I luoghi dell’anima sono i luoghi degli affetti, ovviamente le case, gli ambienti dove cresci, i paesi dove vivi, anche la casa dei genitori, dei nonni. L’esperimento di fare un festival di cinema diffuso è una eredità di Tonino, mio padre, che mi ha contagiato e che grazie al coraggio di questi amministratori che ci mettono a disposizione una piattaforma di tre paesi siamo riusciti a realizzare. Lui è sempre stato un estimatore che ha cercato di rianimare questi paesaggi che si andavano svuotando per la ricerca del lavoro dei giovani nelle grandi città.