La seconda stagione di Altered Carbon? Sarà molto diversa dalla prima, e non solo per il cambio di volto del protagonista, che passa dall’attore Joel Kinnaman ad Anthony Mackie. Lo assicura lo scrittore Richard K. Morgan, l’autore dei romanzi dai quali la serie Netflix è tratta, ospite del Trieste Science+Fiction Festival. Morgan ha appena pubblicato in Inghilterra il suo nuovo romanzo Thin Air: «Quelli che hanno amato i romanzi di Kovacs ameranno anche questo», dice. Takeshi Kovacs, il protagonista di Altered Carbon, rimane però il suo personaggio più famoso: nel libro e nella serie sci-fi, ambientata in un mondo futuro in cui la coscienza e la mente di ciascun uomo possono essere codificate digitalmente e “caricate” su diversi corpi, la coscienza del soldato Kovacs viene innestata nel corpo di un ex poliziotto per indagare sul presunto omicidio di un uomo facoltoso.
ALTERED CARBON 2: LE ANTICIPAZIONI
La showrunner di Altered Carbon, Laeta Kalogridis, ha voluto Morgan come consulente fin dallo sviluppo del progetto. «Hanno sempre chiesto la mia opinione», dice lo scrittore, «mandandomi le prime sceneggiature, chiedendomi consigli per il casting. La seconda stagione prenderà in considerazione il mio secondo libro su Kovacs, Angeli spezzati, ma sarà molto diversa perché, rispetto alle ambientazioni limitate del primo, il libro è una grande space opera e avremmo dovuto avere il budget di un film di James Cameron!».
IL CORPO? SI PUÒ SOSTITUIRE
«Se dovessi riscrivere oggi il mio primo romanzo non cambierei una virgola sul discorso dell’identità», dice Morgan. «Le politiche identitarie sono diventate un boomerang. L’intenzione originaria di tenere insieme un’umanità in cui ognuno possa rivendicare la propria identità di genere o provenienza etnica ha creato un sistema di frazionamento che favorisce i movimenti di destra. Il mio concetto è che i corpi si possono sostituire, buttare via. Per esempio, Takeshi Kovacs ha origini giapponesi e dell’est Europa, ma si ritrova in un corpo caucasico. Per lui è un’alienazione. Ancora prima che la prima serie fosse girata, sono nate delle polemiche sulla scelta del protagonista. Se fosse stato un attore asiatico, il personaggio non avrebbe vissuto quell’alienazione».
LA DISTOPIA PARTE DALL’OGGI
Altered Carbon è considerata una serie distopica. Ma, dice Morgan, «io non ho mai pensato di scrivere romanzi distopici, anche perché i miei capisaldi, come William Gibson e il movimento cyberpunk, non erano distopisti ma cercavano di estrapolare idee e spunti per creare i loro universi da quello che vedevano intorno a loro, tra gli anni ’80 e ’90».
MARKET FORCES
Anche un altro dei libri di Morgan, Market Forces, stava per diventare un film: «È nato come un racconto breve, poi è diventato una sceneggiatura e poi un romanzo. Aveva una forte carica anticapitalistica, ma il vero problema per il quale non è diventato un film erano i personaggi, egoisti e piuttosto stronzi: alla fine degli anni ’90 per film simili si pensava a Van Damme o Stallone, ma non c’era nessuno che volesse interpretare ruoli così spiacevoli».