Debutta oggi su Sky e in streaming su NOW con tutti gli episodi da subito disponibili, Dostoevskij, la serie Sky Original dei Fratelli D’Innocenzo, presentata a inizio anno in anteprima mondiale alla 74ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Fabio D’Innocenzo in conferenza ha commentato la realizzazione della serie:
«Proviamo delle emozione molto languide. Come capita sempre quando si affrontano sentimenti così spigolosi, spinosi e umili, poi ti ritrovi sempre alla fine rispettare la delicatezza dei personaggi e dei temi. Ti confronti anche con la loro politica emotiva. Io affronto il rilascio di Dostoevskij con grandissima felicità. Sono molto rilassato, cosa che capita pochissime volte. Mi sento protetto perché lo abbiamo fatto con persone che ci hanno capiti e si sono messe a nudo. Essendo on demand è depositata li ed è un nostro piccolo testamento»
Damiano D’Innocenzo ha aggiunto: «Dostevskij contiene molti ricordi di me, mi sento come quando da bambini ci si fa quelle promesse che vengono poi mantenute senza sforzo»
LEGGI ANCHE: Dostoevskij e il comodino d’infanzia dei D’Innocenzo (video intervista)
In sala anche Gabriel Montesi: «Il mio è un personaggio molto controverso, una persona che vuole a tutti i costi essere convinto di essere. Ringrazio i Fratelli D’Innocenzo, mi sento fortunato e contento di averli conosciuti in Favolacce e spero di portare avanti questo rapporto lavorativo. Lavorare con Filippo Timi è stato meraviglioso: credo che sia una delle più grandi cose che possano capitare a un giovane attore. Penso che lui sia di un livello altissimo, di una profondità estrema, questa cosa la porterò sempre con me. Vanni è un attore strepitoso e Carlotta è un’attrice splendida, è riuscita a trarre il meglio di tutto»
Filippo Timi ha parlato della sua esperienza sul set: «È raro trovare un progetto così intenso e così di tanti giorni. Devi mettere in conto che per nove mesi non fai altro, non hai riferimenti. É stato il primo set dove non avevo ansie. Lavorare con i fratelli D’Innocenzo è un grande sì assoluto. É come essere diretti da due piramidi, c’è del geroglifico in loro»