Cinémaville, l’architettura protagonista dei grandi film al MAXXI

Ingresso gratuito alla rassegna in programma dal 26 giugno al 24 luglio

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Maxxxi Cinemaville

IL PROGRAMMA DI CINEMAVILLE, ESTATE AL MAXXXI 2024

 

26 giugno h. 21

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
di Hayao Miyazaki, Giappone, 2004, 119’ – Versione italiana

Voci di: Roberta Pellini, Francesco Bulckaen, Ludovica Modugno, Furio Pergolani, Luigi Ferraro, Marco Vivio, Maria Pia Di Meo

La gelosia della Strega delle Lande Desolate trasforma la giovane cappellaia Sofia in un’anziana. E quest’ultima trova rifugio nel castello semovente del misterioso mago Howl, vero e proprio prodigio meccanico, contemporaneamente dimora e mezzo di trasporto al cui interno si mescolano elementi gotici, barocchi, vittoriani e fantastici, tra camini fumanti, pinnacoli turriti e labirinti tortuosi che rimandano a elementi di geometria iperbolica. Una delle più straordinarie invenzioni del genio di Hayao Miyazaki, da sempre capace di trasformare i luoghi in coprotagonisti carichi della tensione assoluta fra Bene e Male.

 

10 luglio h. 21

IO SONO L’AMORE
di Luca Guadagnino, Italia, 2009, 120’ – Versione originale

Cast: Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Diane Fleri, Maria Paiato, Marisa Berenson, Waris Ahluwalia, Gabriele Ferzetti

“Mi interessava che ci fosse un ambiente molto rigoroso, neutro all’esterno e ricco all’interno, severo ma allo stesso tempo dorato e caldo”, così Luca Guadagnino spiega i motivi che lo hanno indotto a scegliere di ambientare il suo film quasi per intero a Villa Necchi Campiglio, sorta di gigantesca casa-museo progettata da Piero Portaluppi e fiore all’occhiello dell’architettura milanese. E non poteva esserci soluzione migliore per ambientata una storia dai toni marcatamente viscontiani che mostra, attraverso la crisi di una famiglia, il dissolvimento dei valori di tutta l’alta borghesia imprenditoriale del Nord.

 

16 luglio h. 21

LE MÉPRIS (IL DISPREZZO)
di Jean-Luc Godard, Francia, Italia, 1963, 103’ – Versione originale con sottotitoli in italiano

Cast: Brigitte Bardot, Michel Piccoli, Jack Palance, Georgia Moll, Fritz Lang, Jean-Luc Godard, Raoul Coutard, Linda Véras

Capolavoro dell’architettura razionalista, con la sua inconfondibile forma a parallelepipedo dal colore rosso pompeiano e la sua collocazione a strapiombo sul mare su un promontorio roccioso dell’isola di Capri, Villa Malaparte rappresenta una perfetta fusione di modernità tecnologica e atmosfere naturali fuori dal tempo. Esattamente i due poli attraverso cui si è da sempre mossa la ricerca di Jean-Luc Godard, che qui adatta e stravolge l’omonimo romanzo di Alberto Moravia per rappresentare il contrasto tra la purezza quasi mitica dell’atto creativo e la trivialità estetica dei processi di produzione.

 

24 luglio h. 21

THE BIG LEBOWSKI (IL GRANDE LEBOWSKI)
di Joel Coen, Ethan Coen, Stati Uniti, Regno Unito, 1998, 118’ – Versione originale con sottotitoli in italiano

Cast: Jeff Bridges, John Goodman, Julianne Moore, Steve Buscemi, David Huddleston, Philip Seymour Hoffman

La Sheats-Goldstein Residence è uno dei capolavori dell’architettura moderna americana, orgoglio e gioiello della rutilante high society di Beverly Hills, caratterizzata dai suoi soffitti di legno e dalle sue ampie vetrate e circondata da un giardino di fitti palmizi. Un luogo di una bellezza quasi adamantina e immacolata: non a caso, i fratelli Coen, con il loro abituale spirito dissacrante, l’hanno utilizzata come residenza del magnate del porno Jackie Treehorn nel loro indimenticabile Il grande Lebowski, dove il protagonista, il mitico Drugo (Jeff Bridges), vivrà una delle sue tante esperienze allucinate.

 

Prima di ogni proiezione sarà proiettato il cortometraggio:

ONE WEEK (UNA SETTIMANA)
di Buster Keaton, Eddie Cline, Stati Uniti, 1920, 25’

Cast: Buster Keaton, Sybil Seely, Joe Roberts

È probabilmente il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cortometraggi della storia del cinema. Dopo soli quindici film interpretati in tandem con Roscoe ‘Fatty’ Arbuckle tra il 1917 e il 1920, lo stile visivo, il raffinato senso della comicità, la straordinaria inventiva e l’istinto d’attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la perfezione. Come scrisse un critico, sorbirsi decine di comiche del muto e poi imbattersi in One Week è come vedere qualcosa che nessun uomo riesce mai a vedere: un giardino mentre fiorisce.