Cercando Itaca, il fascino di Ulisse nella Calabria grecanica

In alcune sale dal 3 aprile arriva "Cercando Itaca" di Sergio Basso, una fiaba onirica che attualizza il mito di Ulisse. Con Giulia Petrungaro, Eugenio Mastrandrea e Daphne Scoccia

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Cercando Itaca

Il mito di Ulisse è tornato è rivivere come non mai al cinema. Uberto Pasolini ha aperto le danze alla scorsa Festa del Cinema di Roma – e poi nelle sale dal 30 gennaio 2025 – con Itaca. Il ritorno con due intensi Ralph Fiennes e Juliette Binoche nei panni di Ulisse e Penelope. Christopher Nolan ci si sta immergendo proprio in queste settimane mentre gira la sua Odissea sull’Isola di Favignana, un film attesissimo che vedrà luce nel 2026 con un mega cast (Matt Damon, Tom Holland, Anne Hathaway, Zendaya, Lupita Nyong’o e Robert Pattinson per citarne solo alcuni). Dal 3 aprile, invece, è uscito in alcune sale Cercando Itaca, una rilettura tutta italiana diretta da Sergio Basso (che l’ha anche sceneggiata insieme a Filippo Ascione) girata e ambientata in Calabria.

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Il film racconta l’incontro – forse reale, forse onirico – tra Arianna, una giovane squatter emigrata ad Amburgo dall’area grecanica della Calabria, e il mito di Ulisse. Un incontro che diventa un viaggio simbolico ed esistenziale nella ricerca di una direzione e di un luogo da poter chiamare casa. Ad interpretare Arianna, una donna che ha perso tutto, ma che conserva un legame profondo, a tratti contraddittorio, con la sua terra, c’è Giulia Petrungaro, attrice calabrese di Fiumefreddo Bruzio, della provincia di Cosenza. «Ho un legame molto forte con la mia terra natia, un po’ conflittuale» ha raccontato a Ciak l’attrice. «Provo amore e odio per le grandi potenzialità e per i grossi limiti, un po’ come Arianna, abbiamo un pensiero comune».

Nel film, che vede la partecipazione anche di Eugenio Mastrandrea, Giorgio Colangeli Daphne Scoccia, viene evidenziato molto il legame tra la Calabria e la Grecia, anche a suon di lingua. «Arianna è emigrata da una Calabria in cui si parlava ancora il greco medievale come dialetto» ci ha spiegato Giulia. «Io non ho avuto questa cultura perché vengo da una provincia che si era rifiutata di tramandarlo. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo di più e con Cercando Itaca ho sicuramente approfondito più aspetti». Il ruolo è arrivato «dopo un provino e un callback», ci racconta, di cui non si aspettava esito positivo. «Non pensavo di essere io Arianna ed è stato completamente inaspettato».

Cercando Itaca è prodotto dalla Pega Production di Giuseppe Gambacorta con il contributo della Fondazione Calabria Film Commission e del Ministero della Cultura ed è stato girato a Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Palmi, Melicuccà, Riace, Pentidattilo, Capo Vaticano, Parco Scolacium, e Capo Colonna.

Dal 3 aprile è arrivato in alcune sale della Calabria e proseguirà con un tour che partirà da Roma (proiezioni al cinema Adriano il 14 e 15 aprile), e poi in diverse città italiane tra cui Bologna (Nosadella 28-29 aprile) e a maggio a Milano e Pisa.

Cercando Itaca, trama

Arianna è una abusiva migrata ad Amburgo dalla Calabria, dove si parla ancora il greco di Omero. Sogna spesso lo Stretto, e altrettanto spesso un incubo ricorrente la tormenta: non riesce a salvare un uomo naufragato tra Scilla e Cariddi. Alla morte della nonna deve tornare con rammarico nelle sue terre natali, per recuperare – si spera – la sua eredità. Ottiene solo una capra Jiulia. Mentre – capra al guinzaglio – prende il sole sulla spiaggia in attesa del treno per Amburgo, il suo sonno viene interrotto dalle urla di un uomo che sta annegando: si sveglia e istintivamente lo tira in salvo. Lui si presenta: è Ulisse. Arianna è così convinta di aver salvato il pazzo del villaggio; come se non bastasse, mentre era impegnata a salvarlo, le è stato rubato lo zaino con i suoi documenti e pochi soldi. Ma più viaggia per la Calabria per dare una mano al folle, più si rende conto che l’uomo al suo fianco è in realtà Ulisse: un cortocircuito onirico le sta concedendo un viaggio privilegiato con il mito, alla riscoperta della sua terra. Ulisse sta cercando il ghostwriter di Omero, Teagene di Reggio, per provare a cambiare il finale del suo racconto. Questo viaggio cambierà la vita di entrambi.

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