Caracas, al via le riprese del nuovo film di Marco D’Amore con Toni Servillo

Una Napoli in versione barrio sudamericano per il terzo lungometraggio da regista di D'Amore

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Marco D’amore sceglie ancora Napoli per il suo nuovo film da regista dal titolo Caracas. Dopo averne raccontato gli squarci nel doc Napoli Magica, l’attore e regista di Gomorra si lancia questa volta tra le pagine dell’opera letteraria Napoli Ferrovia di Ermanno Rea chiamando al suo fianco Toni Servillo.

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«Caracas è un figlio del nostro tempo, solo e perduto – racconta D’Amore nelle note di regia – Caracas è il Cristo della ferrovia, ultimo tra gli ultimi. Caracas odia il mare e bestemmia Napoli tra i denti. Al suo fianco ha trovato un grande vecchio, un romanziere che si aggira nei budelli di una città che non c’è più, che non riconosce più, ma che è stata casa sua. Giordano vuole smettere di scrivere perché sa che essere tornato è stato un errore».«La Napoli di Caracas è una città abbandonata e sfatta, bellissima. Abusata e sfrontata. Dannata. Napoli non è Napoli, è un barrio sudamericano, una favela brasiliana, una baraccopoli indiana. Eppure tra i vicoli di questa babele, nell’umido delle sue strade, tutti sentono di poter realizzare i sogni e ballare avvinghiati di passione».

Le riprese del film, prodotto da Picomedia, Mad Entertainment e Vision Distribution (che si occuperà anche delle vendite al prossimo Festival di Berlino), sono cominciate in questi giorni nel capoluogo campano e avranno una durata di 7 settimane.

Caracas, la trama

Giordano Fonte è uno scrittore napoletano che si aggira in una Napoli che inghiotte e terrorizza ma allo stesso tempo affascina, una città che non riconosce più dopo esservi tornato dopo molti anni. Ma non è solo. Con lui c’è Caracas, un uomo che milita nell’estrema destra e che sta per convertirsi all’Islam, alla ricerca di una verità sull’esistenza che non sa trovare. Giordano canta l’amore impossibile tra Caracas e Yasmina attraversando una città dove tutti sperano di non perdersi, di salvarsi.Tutti, anche Caracas e Giordano, sognano di poter aprire gli occhi dopo un incubo e scorgere, dopo il buio della notte, una giornata piena di luce.