Annunciato e atteso, finalmente al London Film Festival abbiamo potuto vedere l’anteprima del nuovo film di Steve McQueen, il Blitz con Saoirse Ronan protagonista di una emozionante avventura ambientata nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Un viaggio eroico e insieme iniziatico, che diventa dramma familiare e che arriva dopo Small Axe e i tre documentari sui momenti cruciali della Storia Nera britannica presentati da Amazon Prime Video, dopo il documentario Occupied City, presentato in prima mondiale al Festival di Cannes nel 2023, e il film di finzione Widows – Eredità criminale.
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IL FATTO
1940: Londra è sotto l’attacco continuo dell’aviazione nazista che bombarda la città quasi ogni giorno. Rita, madre single, decide di mandare il figlio George in campagna per proteggerlo dai bombardamenti. Ma il bambino non vuole stare lontano dalla madre e durante il viaggio scappa. Il ritorno a Londra sarà per lui un’avventura che lo farà crescere e lo cambierà.
L’OPINIONE
Steve McQueen non è più quello di Hunger e Shame. L’artista con la passione per le immagini che aveva diretto due opere diverse ma egualmente concettuali ha lasciato da tempo il passo al cineasta che ha compreso le dinamiche della grande produzione. Ha vinto l’Oscar con un film che a Hollywood sarebbe piaciuto per forza, 12 anni schiavo, ha esplorato i generi e i formati, dalla serie al documentario. Percorso ragionato, che lo ha portato adesso a lavorare anche per la più esclusiva delle piattaforme per realizzare un progetto ambizioso, ma anche molto più sincero rispetto i suoi ultimi lavori. Blitz è una favola felicemente ispirata dai classici della letteratura, dai fratelli Grimm a Charles Dickens, e contemporaneamente anche un’opera che fonde cinema bellico e suggestioni neorealiste, musical e melodramma. McQueen ricostruisce un momento storico che i britannici ricordano con dolore, ma anche con l’orgoglio di chi ha resistito, e il risultato un film di ottimo intrattenimento, con tanti buoni sentimenti e alcune concessioni, anche necessarie, a un doloroso realismo. Ottimo il cast, a partire da una sempre più brava Saoirse Ronan che si cimenta qui anche nel bel canto. Stephen Graham regala un altro ruolo da incorniciare nei panni di un piccolo criminale che sembra uscito da Oliver Twist. Ma la vera sorpresa è la presenza di Paul Weller, ex leader degli Style Council e vera e propria leggenda della musica inglese.
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Espiazione e Fine di una storia sono due melò di origine letteraria ambientati durante i bombardamenti di Londra. E nel primo c’è anche Saoirse Ronan.