Bardolino Film Festival, apertura con il Ciak d’oro a Neri Marcorè

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bardolino marcorè

È partita la quarta edizione del Bardolino Film Festival, l’evento cinematografico che ogni mese di giugno porta sulle rive del Garda una selezione del meglio del cinema italiano della stagione, oltre che due concorsi internazionali, documentari e cortometraggi, il cui livello qualitativo ha avuto un incremento costante nel corso dei suoi quattro anni di vita.

L’apertura dell’evento, sempre con la direzione artistica di Franco Dassisti, ha voluto celebrare una delle più piacevoli sorprese degli ultimi mesi, ovvero Zamora, film d’esordio alla regia di Neri Marcorè. Una storia di formazione ambientata nella Milano degli anni Sessanta, il racconto dell’educazione sentimentale di un giovane ragioniere che dalla rassicurante vita di provincia viene catapultato nella metropoli in pieno boom economico. Costretto a spacciarsi per portiere di calcio per compiacere il proprietario dell’azienda in cui lavora, assolda un ex stella dei pali per farsi allenare, da cui imparerà molto più che parare un pallone.

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Interpretato da Alberto Paradossi e Marta Gastini, oltre che lo stesso Marcorè nei panni dell’ex portiere detto Zamora, il film è tratto da un romanzo di Roberto Perrone, “e in realtà lo avevo scoperto circa 20 anni fa, e lo avrei voluto solo interpretare nel ruolo del protagonista. Poi il tempo è passato e quando finalmente Agostino Saccà mi ha detto di volere fare il film decisamente non avevo più l’età, quindi mi sono ritagliato un altro ruolo. Ma la condizione posta da Agostino era che lo dirigessi io”.

E così è stato, e ne è venuto fuori un film che ha incontrato i favori del pubblico, “e lo sto accompagnando anche nelle arene estive ogni volta che posso”, della critica e anche di Ciak. La serata di Bardolino è stata infatti l’occasione per il direttore Flavio Natalia per consegnare il Ciak d’oro Cult a Marcorè e per intrattenersi sul palco, insieme al direttore artistico Dassisti, per una lunga chiacchierata a tre dopo la proiezione del film di fronte a una sorridente platea di oltre 250 persone.

bardolino marcorè

Una bella soddisfazione per un film “piccolo, ma non tanto, dato che comunque si tratta di una storia ambientata negli anni Sessanta, con tutto quello che ne consegue, tra costumi, scenografie, auto d’epoca. Lo abbiamo girato in 35 giorni, e addirittura abbiamo finito le riprese un giorno prima del previsto, cosa che se dovessi fare un altro film non ripeterò, avessi avuto un paio di giorni un più forse avrei fatto qualcosa di diverso”.

Quello che non voleva cambiasse era il finale

“Anche se Agostino voleva che ne girassi uno alternativo, in cui il protagonista e il personaggio interpretato da Marta Gastini concludessero la loro storia in modo diverso, ma non lo sentivo giusto, per il rispetto che avevo per questa giovane donna progressista nell’Italia degli anni Sessanta”.

Un film ricco di idee, di suggestioni e di talenti Zamora, come quelli di Giovanni Storti e Giacomo Poretti, protagonisti di una scena gustosissima “che ho dovuto tagliare, perché a un certo punto hanno cominciato a improvvisare dicendosi cose assurde, sul set siamo morti dalle risate”, ma anche di Antonio Catania, e di Anna Ferraioli Ravel, “attrice bravissima, che dopo di noi ha girato anche Un altro ferragosto con Paolo Virzì”.

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Neri Marcorè un’apertura vincente per il Bardolino Film Festival

Che continua nella sua seconda giornata, giovedì 20 giugno, con una ricca programmazione pomeridiana con i documentari e i cortometraggi in concorso, segnalando nella prima sezione il notevole Taxibol di Tommaso Santambrogio, e poi con l’aperitivo letterario di BFF Books, con l’ex bandiera del grande Milan di Arrigo Sacchi, Filippo Galli, che presenta il suo “Il mio calcio eretico”. Nella prima giornata si erano dati il cambio Michele Sancisi, autore di 100% Walter, bel testo per riscoprire la figura di un grande del cinema italiano come Walter Chiari, e poi Vinicio Marchioni con il suo romanzo, non criminale, di debutto, Tre notti.

La seconda serata del festival vedrà invece sul palco Marco Leonardi che accompagna un altro film italiano di questo 2024 che avrebbe meritato maggiore attenzione, Il mio posto è qui, diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, tratto dal romanzo omonimo firmato da quest’ultima, e interpretato, oltre che da Leonardi, da una magnifica Ludovica Martino.