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Avetrana – Qui non è Hollywood, a Roma 2024 la serie sul delitto di Sarah Scazzi

Dal 25 ottobre su Disney+

Sai che il male è banale, ma è comprenderlo che è complesso”, è un verso del brano “La banalità del male” di Marracash ed è, secondo il regista Pippo Mezzapesa il cuore della serie Avetrana – Qui non è Hollywood, presentata alla 19ª Festa del Cinema di Roma e disponibile su Disney+ dal 25 ottobre. La storia, che ripercorre i personaggi e gli eventi del tragicamente noto delitto della piccola Sarah Scazzi, è interpretata da Vanessa Scalera, nel ruolo di Cosima Misseri, Paolo De Vita in quello di Michele Misseri, Giulia Perulli nei panni di Sabrina Misseri, Imma Villa in quelli di Concetta Serrano, Federica Pala nel ruolo di Sarah Scazzi, Anna Ferzetti, la giornalista Daniela, e Giancarlo Commare nei panni di Ivano.

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Avetrana – Qui non è Hollywood, trama

Ispirata al libro “Sarah la ragazza di Avetrana”, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni ed edito da Fandango Libri, la serie parte dal racconto dei giorni che precedettero il delitto, quando il 26 agosto 2010 Sarah, una giovane ragazza quindicenne di Avetrana, improvvisamente scompare. Tutto il paese è in subbuglio, soprattutto la cugina, Sabrina, che nella sua casa di via Deledda, proprio quel pomeriggio, l’aspettava per andare al mare. Sembra una fuga innocente, ma non lo è. Perché, mentre tutti la cercano, Sarah è già stata inghiottita nel nulla. La troveranno in fondo a un pozzo.

Scritta dallo stesso Mezzapesa insieme ad Antonella W. Gaeta e Davide Serino con la consulenza dei due autori Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, Avetrana – Qui non è Hollywood non intende raccontare la cronaca di quei fatti, ma piuttosto descrivere una famiglia in conflitto. La serie intende offrire un’analisi della psicologia e del vissuto interiore dei protagonisti e del modo con cui il male in modo sottile, a tratti incomprensibile, può insinuarsi nelle vite ordinarie.

Gli episodi: Sarah, Sabrina, Michele, Cosima

La chiave della serie secondo gli sceneggiatori è la divisione in episodi, ciascuno dedicato ad uno dei protagonisti della storia, partendo da Sarah, con Sabrina e poi Michele a seguire, e chiudendo con l’ultimo incentrato su Cosima. Il lavoro è stato portato avanti su quattro punti vista diversi e ogni episodio consente alla storia di avanzare scavando nella profondità di ciascun personaggio. “Volevamo raccontare una storia prismatica mettendoci nell’angolazione di ogni personaggio con un susseguirsi di punti vista e un cambio continuo anche nello stile registico, passando dalla solarità del primo episodio ad un graduale incupimento del sentimento e dell’atmosfera nell’ultimo”, dice il regista Mezzapesa alla presentazione a Roma di Avetrana – Qui non è Hollywood.

Il regista Pippo Mezzapesa

Volevamo avvicinarci più possibile all’umanità di questa storia. Abbiamo cercato di entrare con grazia nel profondo di questa vicenda rimanendo nei confini del verosimile, rispettando le persone. Il rischio era quello di approcciarsi in modo morboso e voyeuristico a questa storia e di avere un coinvolgimento emotivo troppo forte che minasse la libertà di noi narratori, abbiamo invece voluto raccontare principalmente i fatti emersi da tre sentenze giudiziarie, non abbiamo voluto aprire altre strade. L’intento è stato quello di andare oltre i personaggi che si sono creati in questa vicenda per esplorare anche le fragilità che hanno portato a questo”.

Vanessa Scalera

Vanessa Scalera che interpreta Cosima Misseri, condannata all’ergastolo insieme alla figlia Sabrina per l’omicidio di Sarah, ha dovuto sottoporsi ad un intenso lavoro di trucco per assumere le sembianze del suo personaggio. “Quella fisicità così creata è stata il mio approccio iniziale – dice l’attrice – Io non ho quei panni, non sono quella donna, dentro di me c’era una persona che gridava un’altra età e un’altra fisicità, ma grazie al lavoro sul trucco e sui costumi ho potuto compiere uno dei viaggi interpretativi più grandi che abbia mai fatto”.

Guarda qui l’intervista ad Anna Ferzetti e Giancarlo Commare per Avetrana – Qui non è Hollywood

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