Addio a Robert Towne, sceneggiatore di Chinatown

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Forget it, Jake. It’s Chinatown“. Sono passati cinquant’anni esatti dall’uscita di Chinatown, e quella battuta finale è rimasta criptica come allora. Come tutto il film scritto da Robert Towne, sceneggiatore che grazie a questo noir misterioso è passato alla storia. Towne è morto lunedì, 1° luglio, all’età di 89 anni.

Un personaggio non facile

Robert Evans, produttore di Chinatown e all’epoca tycoon della Paramount, non lo ha ricordato con particolare affetto nella sua autobiografia. Veniva considerato un genio, Towne, e come spesso accade in questi casi al talento era associata anche una buona dose di sregolatezza e arroganza.

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Iniziò la carriera con Roger Corman, e grazie a lui conobbe Jack Nicholson, per cui creò il personaggio del detective privato Jake Gittes, il protagonista di Chinatown e del suo seguito, sfortunato, The Two Jakes.

Negli anni Settanta Robert Towne era sulla cresta dell’onda

Rnche grazie alla sua bravura di “dottore”, ovvero di revisore di sceneggiature, e alla innata capacità di essere simpatico alle persone che contano. Come Warren Beatty, con cui lavorò in Perché un assassinio, Shampoo e Il paradiso può attendere. E lo stesso accadde con Tom Cruise, con cui instaurò un duraturo rapporto dopo avere scritto il copione di Giorni di tuono. Seguirono Il socio e i primi due Mission: Impossible.

Vincitore di un Oscar

Ovviamente per Chinatown, è stato anche regista, non con particolari successi, quattro film di cui quello più noto è Tequila Connection, con un terzetto di star all’epoca, era il 1986, in ascesa come Mel Gibson, Michelle Pfeiffer e Kurt Russell.

Si è congedato dal cinema quasi una ventina d’anni fa, con un progetto a lungo accarezzato che diresse e adattò, Chiedi alla polvere, tratto dal bellissimo romanzo di John Fante, prodotto proprio da Tom Cruise.