Alcuni spuntano dai nostri ricordi di bambini, altri fanno parte del corredo delle feste come il pandoro e e il torrone, altri ancora fatto la storia del cinema: i film di Natale non passano mai di moda. Ecco i nostri âfantastici 15â da guardare e riguardare a un passo dall’albero addobbato. E tanti auguri a tutti!
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Il Miracolo della 34a strada (1947)Kris Kringle (Edward Gwenn) è davvero Babbo Natale o è semplicemente un pazzo? Deliziosa fantasy-comedy premiata con 3 Oscar. Esiste anche un remake (Miracolo nella 34a strada) girato nel 1994 con protagonista Richard Attenborough. | ||
Una poltrona per due (1983) Il Natale non è Natale senza Una poltrona per due. E il capodanno sul treno con tutti i protagonisti (Dan Aykroyd, Eddie Murphy, Jamie Lee Curtis, ecc.) travestiti in maniera improbabile è tra le sequenze più spassose della storia del cinema. âBello anno a lei!â. |
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Vacanze di Natale (1983)Che la cosa piaccia o no i âcinepanettoni docâ (quelli prodotti dai De Laurentiis) hanno dominato la stagione natalizia per oltre vent’anni. Il primo della serie, quello dei Vanzina, aveva un suo perché e riusciva a farci ridere con le sue battute e i suoi personaggi-macchietta (il milanese snob, il romano coatto, ecc.) | ||
Gremlins (1984) Avviso importante per chi, questo Natale, avesse intenzione di regalare al proprio/a figlio/a un tenerissimo cucciolo di Mogwai. Se non volete che dei terribili mostriciattoli verdi cattivi e dispettosi noti con il nome di gremlins vi rovinino le feste, ecco le tre regole che dovete assolutamente rispettare: mai esporlo alla luce, mai farlo bagnare e, soprattutto, mai dargli da mangiare dopo la mezzanotte. Il cult di Joe Dante, scritto da Chris Columbus e prodotto da Spielberg, non può assolutamente non essere nella vostra lista dei film da vedere durante le vacanze. |
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La storia di Babbo Natale-Santa Claus (1985)Babbo Natale è alle prese con un antipatico folletto complessato che cerca di sabotarlo in tutti i modi per conto di un industriale senza scrupoli. Kolossal natalizio dedicato a tutti gli amanti della tradizione e delle storie a lieto fine. | ||
Mamma ho perso l’aereo (1990) Siete in ansia perché il piccolo Kevin (Macaulay Culkin) è rimasto solo dimenticato dai genitori volati in vacanza a Parigi e due brutti ceffi (Joe Pesci e Daniel Stern) vogliono svaligiargli casa? Niente paura, con un âbattle planâ da far invidia ai Navy Seals, Kevin concerà per le feste i due ladri pasticcioni. Classico per famiglie di Chris Columbus, ma pensato e prodotto da John Hughes, da (ri)gustarvi assieme ai vostri bimbi. E se non ne avete abbastanza delle marachelle di Kevin, per voi c’è anche Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York. |
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Nightmare Before Christmas (1994)Tim Burton produce e ispira questo gioiellino animato in stop-motion diretto da Henry Selick. Una favola dark dedicata a tutti i fedelissimi burtoniani. Nella versione italiana, Jack ha la splendida voce di Renato Zero. Il titolo è la parodia del poema natalizio The Night Before Christmas di Clement Clarke Moore. | ||
Jack Frost (1998) Al mondo tutti meritano una seconda chance, anche il rocker Jack, morto in un incidente stradale con il grande rammarico di non aver passato molto tempo con il figlioletto Charlie. Anche se sotto forma di pupazzo di neve riuscirà a recuperare il tempo perduto. Il film dell’esordiente Troy Miller è forse un po’ troppo âscolasticoâ, ma Michael Keaton riesce sempre a farsi voler bene dal pubblico. |
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Il Grinch( 2000)L’adattamento della favola di Theodor Seuss Geisel diventa il pretesto per un grande one man show di Jim âfaccia di gommaâ Carrey che si diverte un mondo (forse anche più del pubblico che lo guarda) nei panni verdi e pelosi del Grinch, l’essere misantropo che odia il Natale. Ma ci sarà spazio anche per i buoni sentimenti. | ||
Love actually-L’amore davvero (2003) Intrecci amorosi e parata di stelle (Hugh Grant, Liam Neeson, Emma Thompson, Colin Firth e Keira Knightley solo per citarne alcune) nel film di Richard Curtis, lo sceneggiatore di Quattro matrimoni e un funerale. Consigliato a chi non intende, almeno a Natale, rinunciare al romanticismo più puro. |
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Babbo bastardo (2003)Per chi, invece, non vuol essere buonista a tutti i costi, consigliamo Babbo Bastardo di Terry Zwigoff. Willie (uno strepitoso Billy Bob Thornton) è il Santa Claus dei grandi magazzini che poi svaligia con cura nella notte con l’aiuto di un nano travestito da folletto. Portate i vostri bambini da Willie, lui li farà sedere sulle sue ginocchia, li ascolterà per un po’ senza capire una sola parola di quello che stanno dicendo perché ubriaco fradicio e, infine, li caccerà in malo modo chiamandoli mocciosi. | ||
Elf (2003) Buddy (Will Ferrell) è un ragazzino cresciuto da Babbo Natale come un elfo, ma una volta cresciuto andrà alla ricerca della sua vera famiglia che vive nella frenetica New York. Favola di Natale genuina e graziosa diretta, con grande successo, da Jon Favreau, futuro regista di Iron Man 1 e 2. |
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Polar Express(2004)Polar Express, dal libro per ragazzi scritto da Chris Van Allsburg, è una fantastica avventura natalizia, in performance capture, volta a risvegliare il bambino che è nascosto dentro di noi. E con un capotreno così (Tom Hanks che recita in sei parti), come si fa a non salire a bordo del Polar Express con destinazione Polo Nord? | ||
A Christmas Carol(2009) Robert Zemeckis adatta il Canto di Natale di Dickens ricorrendo, come per Polar Express, alla complessa tecnica digitale del performance capture. E Jim Carrey, già splendido Grinch per Ron Howard, si fa addirittura in otto (è Scrooge a cinque diverse età e i tre fantasmi del Natale) ed è eccezionale. |
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Una famiglia perfetta(2012)Volete passare uno splendido Natale con una famiglia perfetta, magari senza il cugino antipatico o lo zio petulante che ripete sempre le stesse cose, e non sapete come fare? Semplice, ingaggiate una compagnia di attori come ha fatto il ricco e solitario Leone (Sergio Castellitto) e avrete la mamma, la moglie, il fratello, la cognata e i figli che avete sempre desiderato. O forse no. Paolo Genovese rifà lo spagnolo Familia in modo pungente e divertente. Sottovalutato, ma assolutamente da riscoprire. |
 Daniele Pugliese