Dopo Supersex, il mondo del porno italiano torna protagonista, questa volta al cinema, con Diva Futura, scritto e diretto da Giulia Louise Steigerwalt.
Per la sua opera seconda, che vedremo in concorso nella selezione ufficiale di Venezia 81, la regista del già ottimo Settembre (2022) sceglie di raccontare la storia di Riccardo Schicchi, l’agente che ha rivoluzionato la storia del costume italiano con il porno. Schicchi avrà il volto di Pietro Castellitto, affiancato nel cast da Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan e Lidija Kordić.
Il trailer di Diva futura
Il film è prodotto da Matteo Rovere, Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema e sarà distribuito nelle sale da PiperFilm.
Diva futura, trama
Italia, anni ’80/’90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era. L’impatto mediatico è travolgente fino a portare all’elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, alla nascita del Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l’avventura di questa grande “famiglia”, dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia. Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.



