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Mani nude, a Roma 2024 Gheghi e Gassman: «siamo come due Christian Bale italiani»

Presentato alla 19ª Festa del Cinema di Roma il secondo film di Mauro Mancini con Alessandro Gassman e Francesco Gheghi, prossimamente al cinema con Eagle Pictures

Senso di colpa, perdono, espiazione, delitto e castigo sono i temi su cui si sviluppa Mani nude di Mauro Mancini presentato nella sezione Grand Public della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma. Dopo Non odiare (2020), il regista Mancini continua la sua esplorazione sulla natura umana, alla ricerca di quel lato oscuro sempre possibile e forse curabile dell’animo. Del film, un dramma sulla violenza e le sue drammatiche conseguenze, sono protagonisti Alessandro Gassman e Francesco Gheghi, nuovamente insieme dopo Mio fratello rincorre i dinosauri (2019), con Fotinì Peluso, Paolo Madonna, Giordana Marengo e la partecipazione di Renato Carpentieri.

Il film, prodotto da Eagle Original Content, Pepito Produzioni e Movimento Film con Rai Cinema, prossimamente al cinema con Eagle Pictures, è tratto dall’opera letteraria “Mani Nude” di Paola Barbato, edita da R.C.S. Per prepararsi ad interpretare i ruoli di due lottatori, Gheghi e Gassman si sono sottoposti ad un duro allenamento ed una dieta ferrea per due mesi e mezzo che ha consentito loro di aumentare in maniera considerevole la loro massa muscolare e scherzando dicono alla presentazione del film: “Possiamo dire che siamo come i due Christian Bale italiani!

Mani nude, trama

Davide (Gheghi), un ragazzo di buona famiglia, occhi da bambino e corpo da adulto, una notte viene rapito e rinchiuso dentro un cassone buio di un camion. Finisce prigioniero di una misteriosa organizzazione che lo costringe a lottare, a mani nude, in combattimenti clandestini estremi, che si possono concludere in un solo modo: con la morte di uno dei due sfidanti. In quell’universo alieno e spietato, Davide è costretto a spogliarsi della sua umanità per sopravvivere, seguendo le istruzioni di Minuto (Gassman), un carceriere e allenatore di altri uomini senza speranza né futuro. Pian piano emerge, però, un legame segreto tra il ragazzo e l’uomo, che si rivela la sua unica possibilità di salvezza. E se da quella prigione si può forse trovare il modo di fuggire, altrettanto non può accadere con il destino né con le conseguenze delle proprie azioni.

Alessandro Gassman

Al tempo stesso vittime e carnefici, la storia di Davide e Minuto spinge ad una profonda riflessione morale sulla natura della violenza, sulle circostanze che inducono l’uomo a commetterla e sulle inevitabili conseguenze che essa causa. A Roma alla presentazione di Mani nude Alessandro Gassman, lieto di essere tornato a lavorare per la seconda volta con Mancini, ha spiegato: “Mi piace il suo cinema, mi piacciono le tematiche che lui tocca, anche in forme anomale, come in questa storia che mi ha appassionato molto”.

Viviamo in un mondo di crescente violenza, abbiamo guerre, un fronteggiarsi senza ascoltarsi e muri che crescono, la violenza ci circonda e soprattutto permea la società vissuta dai ragazzi dell’età di Francesco e anche di mio figlio. In questo senso credo che questo film sia molto importante, nel suo ricostruire una realtà non molto realistica. In questa violenza nel film si riesce a trovare un pertugio, una crepa in cui nasce un germoglio che può diventare comprensione reciproca”. Chiude poi Gassman con una frase probabilmente evocativa della tragica attualità internazionale: “Non voglio usare la parola perdono che poterebbe risultare eccessiva nel momento storico in cui stiamo vivendo”.

Francesco Gheghi

Mani nude è stata anche l’occasione per Francesco Gheghi di rincontrare sul set Gassman: “Ho imparato tanto dalla professionalità di Alessandro e speravo di rincontrarlo”. Parlando di violenza anche Gheghi spiega di essere cresciuto in una realtà in cui le storie di violenza sono raccontate poco più che come voci che non consentono di entrare in empatia con esse. “Il male va raccontato per sconfiggerlo. Siamo in evoluzione, non so in che direzione stiamo andando, ma questa storia fondata sui sensi di colpa permette di unirci in maniera positiva verso una rinascita”.

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Guarda qui il trailer di Mani nude

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