NIGHTBITCH
Usa 2024, 98’
Diventata madre, un’ex artista si è trasferita nei sobborghi, dove si prende cura del figlio e aspetta che il marito torni dal lavoro. Esausta per la fatica e la solitudine, comincia a cercare qualcosa di diverso fuori dalla sua abitazione, sentendo emergere un po’ alla volta qualcosa di primordiale e selvaggio. E se fosse la sua vera natura quella di somigliare sempre più a un animale? Amy Adams sconvolgente in questa ironica, devastante riflessione sulla maternità.
La regista, Marielle Heller
(Marin County, California, Usa, 1979) ha inizialmente debuttato come interprete di sitcom e poi, nel 2010, sul grande schermo, con la commedia action MacGruber. La sua carriera da regista è cominciata nel 2012, quando ha conseguito il Sundance Screenwriting and Directing Fellowships, il Maryland Film Festival Fellowship e il Lynn Auerbach Screenwriting Fellowship. Diario di una teenager, basato sul romanzo di Phoebe Gloeckner, segna il suo debutto. Il film, acclamato dalla critica al Sundance Festival, è stato nominato per il Grand Jury Prize e ha ricevuto il Grand Prix of the Generation 14plus alla Berlinale.
Per la televisione ha diretto alcuni episodi di note serie tv, come Transparent, Casual e La regina degli scacchi. Nel 2018 ha realizzato Copia originale, il suo secondo lungometraggio che ha ottenuto tre candidature ai premi Oscar per miglior attrice protagonista a Melissa McCarthy, miglior attore non protagonista a Richard E. Grant e miglior sceneggiatura non originale a Nicole Holofcener e Jeff Whitty. L’anno successivo ha diretto Tom Hanks nel film Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood) con Tom Hanks.
«Non si parla mai veramente di quanto diventare genitori sia un passaggio epocale – confessa – È un fondamentale cambiamento d’identità. Per quanto mi riguarda, mi sono sentita completamente cambiata a livello cellulare. Non mi riconoscevo guardandomi allo specchio, non riconoscevo il mio matrimonio e il mio stesso partner. Tutto è cambiato in modo così determinante che mi sono chiesta per quale motivo non sia un argomento affrontato molto più spesso. Da qui viene il film».