Giovanni Esposito è autore di Nero con Francesco Prisco e Valentina Farinaccio, girato in Campania per Bartlebyfilm, Pepito, Run Film e Rai Cinema. È la storia, narrata con la chiave del «realismo magico», di un ladruncolo cinquantenne che vive in una periferia napoletana con la sorella affetta da un pesante ritardo cognitivo (le dà vita Susy Del Giudice, moglie di Esposito, di nuovo eccellente nell’interpretazione). «Il film inizia con una rapina in un supermercato – anticipa Susy Del Giudice che con il marito dà volto e cuore ai due protagonisti, accanto a Anbeta Toromani, Alessandro Haber, Roberto De Francesco e Marius Bizau – e come può capitare a un ladruncolo incapace come il nostro, la rapina va male. Scappa un colpo di pistola e lui crede di aver ammazzato una persona. Spaventato lo tocca e poi fugge. Il ferito in realtà si rialza e da lì ha inizio la storia. Si scoprirà che questo ladruncolo forse ha un dono che lo porterà però a perdere diversi sensi: la vista, l’udito, l’olfatto e via via. Fino a che punto sarà disposto a
sacrificarsi per salvare gli altri?».
Nero, il «realismo magico» di Giovanni Esposito
Susy Del Giudice e il marito Giovanni Esposito protagonisti di una storia di disagio, povertà e guarigioni miracolose nella Napoli di oggi, esordio alla regia per l’attore napoletano
