In concorso 1/ “Madame Ida” del danese Jacob Møller

MADAME IDA

Danimarca, 2024, 110′

«Una storia sul desiderio d’amore, su ciò che siamo disposti a fare pur di essere amati e sulle conseguenze che possono avere l’indifferenza e il vuoto di sentimenti». È il Madame Ida del danese Jacob Møller, in programma nel concorso lungometraggi del Torino Film Festival, sempre più ricco di storie al femminile e sulla maternità. «L’amore è essenziale per tutti noi e con il mio film ho voluto capire cosa succede alle persone che non l’hanno mai sperimentato o ne sono state da sempre private» spiega Møller, qui al suo primo lungometraggio. «Per farlo mi sono ispirato alla storia dei miei genitori e della mia famiglia allargata, creando tre personaggi di tre diverse generazioni, ciascuno con un proprio punto di vista diverso su un argomento universale».

In Madame Ida siamo all’inizio degli anni ’50, quando l’orfana quindicenne Cecilia rimane incinta. Per nascondere la gravidanza indesiderata, viene mandata da Ida, una donna matura che dovrà adottare il bambino. Un tempo regina dei salotti della città, Ida vive ormai sola nella sua grande casa, in compagnia dell’anziana domestica Alma. Affidata alle cure di Ida e Alma, Cecilia viene per la prima volta in vita sua circondata« di attenzioni e affetto. Con l’avvicinarsi del parto, però, il forte legame nato fra le due donne e la ragazzina viene messo a dura prova…

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