A Streetcar Named Desire, The Freshman, The Missouri Breaks

È dedicata a Marlon Brando, nel centenario della sua nascita, l’ampia retrospettiva del 42° Torino Film Festival. Amato e controverso, Brando ha rivoluzionato l’arte della recitazione, generando personaggi diventati icone di costume. “Forse il più grande attore di sempre, nessuno come lui ha lasciato un’impronta così potente nella storia del cinema, è il modello a cui guardano gli interpreti di tutto il mondo”, dice Giulio Base, direttore del TFF.

In questa pagina:

  • A Streetcar Named Desire (Un tram che si chiama desiderio, 1951) di Elia Kazan
  • The Freshman (Il boss e matricola, 1990) di Andrew Bergman
  • The Missouri Breaks (Missouri, 1976) di Arthur Penn

A STREETCAR NAMED DESIRE

A Streetcar named Desire
Marlon Brando e Vivien Leigh, A Streetcar named Desire

(Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan, Usa, 1951, 122’, b/n) con Marlon Brando, Vivien Leigh, Karl Malden

Introduce: Enrico Magrelli

I spirato all’omonimo dramma di Tennessee Williams del 1947, Un tram che si chiama Desiderio (A Streetcar Named Desire, 1951) diretto da Elia Kazan, vede protagonista Marlon Brando con Vivien Leigh. Rispetto alla pièce teatrale di Williams, il film, sebbene scritto dallo stesso commediografo, subì diverse revisioni anche per rimuovere i riferimenti all’omosessualità. Attualmente è al cinquantesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi dell’American Film Institute.

Presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 1951 vinse il Leone d’argento – Gran premio della giuria per Elia Kazan e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Vivien Leigh, Un tram che si chiama Desiderio nel 1952 ha guadagnato poi quattro premi Oscar per la Miglior attrice protagonista a Vivien Leigh, il Miglior attore non protagonista a Karl Malden, la Miglior attrice non protagonista a Kim Hunter e la Migliore scenografia a Richard Day e George James Hopkins; oltre ad un Golden Globe a Kim Hunter, un BAFTA a Vivien Leigh.

Un tram che si chiama Desiderio

Blanche DuBois (Vivien Leigh) si trasferisce con sua sorella Stella (Kim Hunter) a New Orleans ed è tormentata dal suo violento cognato Stanley Kowalski (Marlon Brando), mentre il mondo sembra sgretolarsi intorno a lei.

THE FRESHMAN

Marlon Brando e Matthew Broderick, The Freshman
Marlon Brando e Matthew Broderick, The Freshman

(Il boss e la matricola di Andrew Bergman, Usa, 1990, 102’) con Marlon Brando, Matthew Broderick, Bruno Kirby

Introduce: Chiara Nicoletti. Presente in sala: Matthew Broderick

Il boss e matricola (The Freshman, 1990)  è un film commedia poliziesco scritto e diretto da Andrew Bergman, con Marlon Brando, Matthew Broderick, Bruno Kirby, Maximilian Schell, Penelope Ann Miller e Frank Whaley. È la storia di un giovane studente di cinema di New York coinvolto nella vendita illegale di animali esotici e in via di estinzione da utilizzare come prodotti alimentari speciali, il suo incarico è quello di consegnare un drago di Komodo.

Nel film, che ha ricevuto recensioni positive da parte della critica, tra finzione e realtà Brando veste i panni di Carmine Sabatini, proprio l’uomo che avrebbe ispirato il personaggio di Vito Corleone ne Il Padrino, ruolo che fu dello stesso Brando nel film di Francis Ford Coppola. Carmine, con il suo fare da navigato boss mafioso, è colui che coinvolge il giovane studente, interpretato da Matthew Broderick, nel traffico illecito e che prende il giovane sotto la sua ala protettrice, dopo avergli chiesto totale fedeltà.

THE MISSOURI BREAKS

Marlon Brando, The Missouri Breaks
Marlon Brando, The Missouri Breaks

(Missouri di Arthur Penn, Usa, 1976, 126’)

con Marlon Brando, Jack Nicholson, Kathleen Lloyd

Introduce: Carlo Chatrian

Western del 1976, Missouri (The Missouri Breaks) di Arthur Penn vede protagonisti Marlon Brando e Jack Nicholson. Il titolo si riferisce a una zona desolata e molto accidentata del Montana centro-settentrionale, dove nel corso dei millenni il fiume Missouri ha creato diverse e profonde fratture nel territorio chiamate breaks.

La presenza nel cast di Brando, reduce dai successi de Il Padrino e di Ultimo tango a Parigi, e di Nicholson rese Missouri uno dei film più attesi del 1976, ma fu un fallimento dal punto di vista commerciale e della critica.

Missouri, oltre a non recuperare le spese di produzione, finì nella “lista nera” dei film inaccettabili per l’American Humane Association, l’organizzazione che controlla la sicurezza dei bambini e degli animali sui set cinematografici e televisivi, per le inutili crudeltà inflitte agli animali nel girare le scene.

Il film esplora vari temi connessi tra cui il mito della frontiera americana, lo sfruttamento economico e l’ordine sociale. Come altri film diretti da Penn, è stato letto come un’allegoria del capitalismo e della controcultura americana. La colonna sonora di Missouri è stata composta da John Williams.

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