Matteo Fresi e Andrea Arcangeli, regista e interprete de Il muto di Gallura, raccontano il film italiano in Concorso al Torino Film Festival.



ESTERNO GIORNO
Luca Rea racconta Esterno giorno, film Fuori Concorso nella sezione L’incanto del reale al Torino Film Festival.
Con Jasmine Trinca e Valerio Mastandrea, insieme a Saverio Costanzo e Domenico Procacci, Esterno giorno di Luca Rea compone una chiacchierata intima e personale sul cinema, le sue difficoltà e il suo fascino.
Masterclass Bellucci
Si è tenuta ieri, al Museo Nazionale del Cinema, la masterclass Meravigliarsi con Monica Bellucci e Antongiulio Panizzi, alla presenza del pubblico e di alcuni giovani studenti dell’Università di Torino, del Politecnico e dell’Accademia di Belle Arti. Un incontro che ha fornito l’occasione di approfondire maggiormente i temi del film The Girl in the Fountain, spaziando dal concetto di fama e di divismo, per poi toccare le corde più personali di Monica Bellucci, dal suo avvicinamento al mondo dello spettacolo, alla sua passione per il cinema e la sua carriera, che l’ha portata a collaborare con alcuni illustri registi, come David Lynch e Giuseppe Tornatore. Del regista di Twin Peaks ha raccontato la Bellucci: «Con Lynch è tutta una metafora, un sogno. Quando sogniamo ci appaiono scene spezzettate, eppure connesse. Lynch come Fellini dà molta importanza al sogno. Io rappresentavo l’elemento sogno in quel piccolo cameo di Twin Peaks».
Nella sua carriera sono state molte le collaborazioni con registi maschi, meno quelle con le donne.«I tempi stanno cambiando per fortuna – spiega la Bellucci –. Le donne sono la mia fonte d’ispirazione, tra di noi si stabilisce una relazione particolare, ci si capisce meglio, talvolta basta uno sguardo. Una donna con una donna non può mentire più di tanto. Con gli uomini siamo più furbe».
«Non mi sento la Gioconda, faccio il mio lavoro con amore e con passione. Mi fa piacere sentire dire che riesco a fare sognare, ma qui a Torino mi avete fatto salire così in alto che per tornare con i piedi per terra ho bisogno di andare un po’ a casa e stare con le mie figlie» scherza, ringraziando infine il Festival di Torino per averla ospitata «Questo Festival è stupendo, attento ai nuovi registi e alle innovazioni. Il luogo giusto per presentare un film come The Girl in the Fountain che è un vero gioiello».



