Boiling Point, la danza dei fornelli

Un frenetico tour de force durante una lunga serata in un ristorante londinese

Boiling Point, ovvero il momento in cui l’acqua va in ebollizione ed è quindi arrivato il momento di mettervi a cuocere qualcosa. Ma la stessa frase in inglese può stare a significare anche punto di rottura, quella soglia fragilissima che una volta superata non permette di tornare indietro. Cosa che può accadere a chi lavora in un ristorante stellato dell’ipercompetitivo panorama gastronomico londinese. È quello che rischia Andy Jones, chef sopraffino sull’orlo di una crisi di nervi a causa dello stress professionale e soprattutto per il divorzio da poco avvenuto. La giornata nella cucina di Jones & Sons parte subito malissimo, con un controllo da parte dell’ufficio d’igiene che fa perdere due punti al ristorante. Il locale ha tutti i tavoli prenotati per la serata, una varia umanità che va da un gruppo di arroganti influencer all’ex socio di Andy che ha in mente un piano molto preciso. L’acqua è sul fuoco, e presto raggiungerà il punto di ebollizione…

Presentato al festival di Karlovy Vary 2021, per poi viaggiare per molti altri prestigiosi eventi, non ultimo il BFI London Film Festival, Boiling Point è il secondo lungometraggio di Philip Barantini, attore che da alcuni anni ha deciso di dedicarsi alla regia. Tratto da un cortometraggio dallo stesso titolo e interpretato sempre da Stephen Graham, il film è girato tutto in piano sequenza, con i tagli di montaggio mascherati, per dare allo spettatore lo stesso senso di vertigine e angoscia che provano tutti i dipendenti del ristorante. Esercizio di stile che perfettamente si adatta alle dinamiche frenetiche della cucina e della sala che il regista conosce molto bene. «Ho lavorato in cucina per molti anni quando facevo l’attore e ho sempre pensato che sia un posto perfetto per raccontare storie. Allora scrissi un piccolo trattamento per il mio corto e per fortuna Stephen è salito a bordo».

Stephen Graham è uno dei più quotati attori britannici, protagonista di film come This is England, Snatch, e anche caratterista in grandi produzioni americane come Gangs of New York. Attore assai versatile, offre il meglio di sé nei ruoli drammatici e in Boiling Point è il vero motore del film, offrendo un’interpretazione notevole che gli ha fruttato una candidatura ai BAFTA come migliore attore protagonista. Una delle quattro nomination del film, a cui si aggiungono quelle di Miglior Film Britannico dell’Anno, Miglior debutto per uno sceneggiatore, produttore o regista britannico e Miglior Casting. E soprattutto in quest’ultima categoria il film avrebbe meritato di vincere, perché Boiling Point è una danza in cui si muovono con perfetto sincronismo la macchina da presa e gli attori che si cimentano in una performance di grandissima intensità. In particolare, Vinette Robinson nei panni della chef Carly e il navigato Jason Flemyng in quelli dell’ambiguo ex socio di Andy, Alastair Skye.

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