HomeCiak In Mostra 2024In concorso: Diva Futura  / Jouer avec le feu

In concorso: Diva Futura  / Jouer avec le feu

IN QUESTA PAGINA:

  • Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt
  • Jouer avec le feu di Delphine e Muriel Coulin

 

DIVA FUTURA 

Venezia 81 – Concorso 

Italia, 2024 Regia Giulia Louise Steigerwalt Interpreti Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić, Davide Iachini, Marco Iermanò Distribuzione PiperFilm Durata 128’

Il mondo del porno made in Italy non è mai stato così pop, nel vero senso, popolare, del termine. Dopo Supersex, la serie Netflix ispirata alla vita di Rocco Siffredi, questa volta approfondiamo la celebre (per gli esperti di pornografia) agenzia Diva Futura, del celeberrimo (per gli esperti di pornografia e non) pioniere Riccardo Schicchi. L’idea arriva da un grande talento italiano, Giulia Louise Steigerwalt, che dopo il sorprendente Settembre (2022) porta la sua opera seconda direttamente in concorso a Venezia, prodotta ancora una volta dall’insostituibile Matteo Rovere di Groenlandia insieme a PiperFilm e Rai Cinema. Il film è scritto da Steigerwalt ma tratto dal libro “Non dite alla mamma che faccio la segretaria” (Sperling & Kupfer, 2013) di Debora Attanasio, la vera segretaria che negli anni Ottanta e Novanta ha lavorato nella famosa agenzia diventando testimone diretta di un’era che, nel bene e nel male, ha cambiato il costume italiano. In Diva Futura la Attanasio ha il volto di Barbara Ronchi, ormai fedelissima della Steigerwalt dopo il successo di Settembre. È con lei che seguiamo il Riccardo Schicchi di Pietro Castellitto rivoluzionare la cultura di massa trasformando l’utopia hippy dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la guida di Schicchi, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger (interpretate rispettivamente da Lidija Kordic, Denise Capezza e Tesa Litvan) diventano improvvisamente dive di fama mondiale ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori. L’impatto mediatico è travolgente, ma come in qualsiasi grande “famiglia” si celano gelosie, tormenti e contraddizioni pronte ad esplodere. «Diva Futura è un film che racconta un sogno, quello di rivoluzionare il mondo dell’erotismo in un Paese che fino a quel momento lo aveva vissuto solo con tabù e censure» ha spiegato la regista. «Il desiderio di liberare l’immaginario erotico collettivo fu però tradito dall’aver contribuito a creare un’immagine distorta della sessualità e del femminile, in cui la violenza e la mercificazione del corpo hanno preso il sopravvento».

Claudia Giampaolo

 

JOUER AVEC LE FEU (THE QUIET SON)

Venezia 81 – Concorso 

Francia, 2024 Regia Delphine Coulin, Muriel Coulin Interpreti Vincent Lindon, Benjamin Voisin, Stefan Crepo Durata 110′

Nel 2020 lo scrittore francese Laurent Petitmangin esordì con un romanzo, “Quello che serve di notte”, che, attraverso il doloroso e toccante racconto di un padre alle prese con i suoi due figli maschi quasi adulti, esplora l’attuale drammatica crisi sociale, non solo francese, e l’incapacità della classe politica contemporanea di offrire prospettive alle giovani generazioni. Il romanzo (edito in Italia da Mondadori nel 2024) ha guadagnato un forte consenso da parte della critica e raccolto numerosi premi letterari, fino a trovare un suo adattamento anche per il cinema con le due sorelle registe francesi Delphine e Muriel Coulin, note per 17 ragazze (2011) Premio César per la migliore opera prima. Il film dal titolo Jouer avec le feu (The Quiet Son) è ora in concorso alla 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Scritto dalle Coulin con lo stesso Petitmangin, il film è la storia di Pierre, ferroviere cinquantenne, interpretato da Vincent Lindon, uno tra i più importanti attori francesi, che si trova a crescere da solo i suoi due figli maschi, Louis (Stefan Crepon) e Fus (Benjamin Voisin). I tre sono molto uniti, fino a quando il più giovane dei due ragazzi, Louis, deve lasciare casa per frequentare La Sorbonne a Parigi. Fus, il fratello più grande ma meno brillante negli studi, comincia allora a chiudersi in se stesso e, affascinato dalla violenza, si ritrova coinvolto in gruppi di estrema destra dalle idee e dai valori opposti a quelli del padre. Jouer avec le feu «affronta un tema che non potrebbe essere più attuale», commenta il direttore artistico Alberto Barbera, mentre descrive il dolore acuto e l’assoluto senso di spaesamento e di impotenza di un padre di fronte alle conseguenze dell’attuale deriva del populismo di destra con il figlio che passa da una piccola catastrofe a una più grande.

Vania Amitrano

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