HomeCiak In Mostra 2024Il film del giorno: Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

Il film del giorno: Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

IDDU

Venezia 81 – Concorso 

Italia/Francia, 2024 Regia: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza Cast: Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova, Fausto Russo Alessi, Antonia Truppo, Tommaso Ragno Durata: 131 minDistribuzione: 01 Distribution

Le coppie registiche funzionano. Lo insegnano i fratelli, Coen come Taviani. Gli omonimi, come i Daniels. O anche quelli dai nomi e cognomi diversi, ma che sanno che quando c’è una visione comune corroborata da uno sguardo critico reciproco allora il resto viene da sé. È interessante notare che un’altra coppia di registi, quella formata da Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana, si è concentrata negli ultimi anni in un racconto di mafia, di fantasia e d’ispirazione classica, Il conte di Montecristo, nella loro bella serie The Bad Guy, di cui vedremo la seconda stagione all’inizio del 2025. Anche a loro auguriamo di debuttare prima o poi nel concorso veneziano, come accade quest’anno a Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che con Iddu (in concorso a Venezia, dove si è già aggiudicato 2 riconoscimenti collaterali, il Premio Carlo Lizzani al miglior film italiano e il Premio Mimmo Rotella) portano invece sul grande schermo una storia italiana invece molto, troppo vera. Quella della latitanza, lunga e certamente agevolata da silenzi e distrazioni, di Matteo Messina Denaro, incontrastato boss di Cosa Nostra catturato nel gennaio del 2023, in una clinica privata, come curiosamente predetto proprio da Stasi e Fontana. Viene da chiedersi se sia il cinema che attinge dalla realtà o viceversa. Grassadonia e Piazza di Messina Denaro avevano già parlato nel loro precedente film, Sicilian Ghost Story, ispirato alla tragica storia di Giuseppe Di Matteo, figlio di Santino, collaboratore di giustizia che troppo sapeva sulla strage di Capaci. Le sue colpe ricaddero su Giuseppe, che dopo due anni e più di prigionia venne sciolto nell’acido pochi giorni prima del suo quindicesimo compleanno. Per ordine di Iddu, come viene genericamente indicato nel film, in cui ha le fattezze di Elio Germano, attore che di fronte alle sfide non si tira mai indietro. Iddu è segregato in un appartamento, suo contatto con il mondo è una donna, interpretata da Barbora Bobulova. L’uomo non è solo in quella casa: gli fanno sempre compagnia i fantasmi del passato, dal padre a tutti quelli a cui ha tolto la vita. Fuori, qualcuno gli offre qualcosa, che paradossalmente sa di libertà. Dopo due partecipazioni al Festival di Cannes alla Semaine de la Critique, anche con il loro film d’esordio, Salvo, Grassadonia e Piazza fanno il salto, con un cast di prima grandezza, a cui si aggiungono, oltre ai citati, Toni Servillo, Tommaso Ragno, Antonia Truppo, quel Fausto Russo Alessi apprezzatissimo in Rapito di Marco Bellocchio, e soprattutto con una storia che farà inevitabilmente discutere. Ma, cosa più importante, che non fa dimenticare. Perché Matteo Messina Denaro Iddu non lo potrà vedere, ha raggiunto tutti quelli che ha voluto lo precedessero. Ma noi che siamo ancora qui non dimentichiamolo. Soprattutto, non dimentichiamo che non si sparisce per trent’anni senza l’aiuto di qualcuno.

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