Stefano Accorsi in Masterclass: «Cercate sempre la vostra voce»
Ha conquistato tutti Stefano Accorsi nella Masterclass che ieri ha tenuto alla Lounge Campari, ha scherzato e dispensato consigli ai giovani attori intervenuti per ascoltarlo. «Cercate sempre la vostra voce, perché è l’unico modo di essere protagonisti», ha sottolineato l’attore che nel suo curriculum ha anche la sceneggiatura di una trilogia, 1992, 1993, 1994, la serie Sky sul periodo politico legato a Tangentopoli. «In quegli anni non arrivavano i progetti che desideravo dall’Italia, in Francia lavoravo, ma non ero soddisfatto, così ho iniziato a scrivere un soggetto di una serie che indagava il mondo della politica – ha raccontato l’attore – Era nata come un biopic su Berlusconi, ma all’epoca era primo ministro e mi consigliarono di cambiare, così ho inserito nel racconto personaggi finti accanto a quelli veri». Mai ha pensato di smettere. «Ho avuto momenti in cui tutti ti chiamano perché sei un genio e altri in cui non ti chiamano perché sei un coglione – ha scherzato – Ma non ho mai pensato di smettere». Conciliare carriera e amore si può «sono sempre tornato a casa ogni fine settimana, anche quando non avevo ancora i figli» e cosa fondamentale in un mestiere in cui «non bisogna avere paura di essere scorretti» è mantenere «sempre un piede nella realtà».
A Nanni Moretti il Premio Bianchi 2024
A Venezia 81 è stata (anche) la giornata di Nanni Moretti, cui è andato il 47° Premio Bianchi, assegnato dai Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) d’intesa con la Biennale per celebrare l’eccellenza di una personalità del cinema italiano. La consegna del riconoscimento, alla presenza del direttore della Mostra Alberto Barbera e della presidente SNGCI Laura Delli Colli, si è tenuta in Sala Corinto, dove è stato proiettato il cult del regista-attore Ecce Bombo, restaurato dal CSC – Cineteca Nazionale e vincitore, all’uscita, del Nastro d’argento al miglior soggetto originale. Moretti, ha ricordato Delli Colli, fu definito allora «il poeta più intelligente e sottile, più affettuoso e disincantato, più ironico e malinconico di quel tempo. Una definizione che resta, con l’impegno, il talento, l’originalità e soprattutto la coerenza di un autore che è riuscito, nel suo personalissimo stile, “a raccontare una generazione, con i suoi desideri, i suoi inciampi e le sue paure”. Ed è per questo che la stampa cinematografica quest’anno gli esprime a Venezia il suo affettuoso grazie».
Festa per Peter Weir in Sala grande
Si è trasformata in un appassionato (e grato) omaggio del pubblico presente in Sala grande (con larga prevalenza di giovani) la cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera a Peter Weir. L’autore di Picnic ad Hanging Rock, Witness, L’attimo fuggente, Truman Show e di tanti altri film entrati nella storia del cinema è stato più volte lungamente applaudito dai presenti, mentre è toccato ad Ethan Hawke, tra i protagonisti de L’attimo fuggente, il compito di una laudatio conclusasi con le stesse parole della celebre scena del film con Robin Williams, “Capitano, mio capitano..”, mentre in sala e sul palco l’emozione si mescolava alla commozione, come se la magia di tanti film del grande regista australiano fosse sbucata dallo schermo in cui era appena stato proiettato un montaggio delle sue scene celebri per avvolgere la Sala grande. A premiare Weir, prima della proiezione del suo Master and Commander, il direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera e il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco. Al mattino Hawke era stato protagonista nella Match Point Arena di una affollatissima Conversazione del ciclo voluto da Biennale e Cartier.

Dive & Madrine per celebrare l’eterno femminino
«Come un cane in chiesa, nell’apoteosi del cinema, mi permetto di parlare di teatro. La drammaturgia e la capacità attoriale delle Dive qui rappresentate dimostrano la loro potenza e bellezza, una manifestazione del divino contenuto nell’etimo stesso del loro nome e per questo ricordo qui Carmelo Bene quando, citando Shakespeare, diceva: “Piano, toccatela piano perché fu donna”». Il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco ha aperto così la mostra Dive & Madrine a cura di Lucia Borgonzoni e Chiara Sbarigia, in esposizione fino al 7 settembre nella hall dell’Hotel Excelsior. Presenti l’autore delle fotografie Uli Weber e le madrine Sveva Alviti, Sonia Bergamasco, Anna Foglietta, Rocio Morales, Caterina Murino, Vittoria Puccini e Kasia Smutniak.
In quest’esposizione fotografica, organizzata dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà, si scopre la storia del nostro cinema attraverso le immagini di otto dive del passato in scatti dell’Archivio Luce e altri archivi, affiancate a otto attrici contemporanee, madrine di passate edizioni della Mostra del Cinema, qui chiamate a reinterpretarle vestite da maison italiane nelle foto scattate a Cinecittà da Uli Weber, a celebrare il valore del Made in Italy fra moda, costume e cinema.
Troviamo così Silvana Mangano reinterpretata da Kasia Smutniak; Sophia Loren evocata da Caterina Murino; Sonia Bergamasco come Alida Valli, Stefania Sandrelli/Rocio Morales; Claudia Cardinale/Serena Rossi; Virna Lisi/Vittoria Puccini; Mariangela Melato/Anna Foglietta fino ad arrivare a Monica Vitti/Sveva Alviti, che dice «di lei mi sono riconosciuta nell’incomunicabilità, come se la macchina fotografica mi desse fastidio».
Oscar Cosulich
A Venezia 81 l’Intelligenza Artificiale dal cuore umano
Il Reply AI Film Festival ospitato da Mastercard propone un concorso di corti realizzati con l’AI
Oltre mille cortometraggi da più di 59 paesi tra cui: USA, Regno Unito, Italia, Germania, Spagna, Francia Brasile, Cina, India e Corea, si sono iscritti al Reply AI Film Festival, prima competizione internazionale ideata da Reply aperta a tutti i creativi che abbiano realizzato un cortometraggio utilizzando nuove tecnologie e strumenti di Intelligenza Artificiale.
I vincitori della prima edizione del concorso saranno premiati oggi nell’evento finale dell’iniziativa, che si terrà il 3 settembre, ospitato da Mastercard, presso la lounge Priceless dell’Hotel Excelsior a Venezia.
Al contest hanno preso parte artisti AI, registi, scrittori, animatori, artisti VFX e semplici appassionati. Dagli oltre 1000 film iscritti sono stati selezionati 12 cortometraggi sviluppati intorno al tema Synthetic Stories, Human Hearts, i finalisti sono quelli che hanno maggiormente valorizzato l’incontro tra il talento umano e la tecnologia. Questo 12 finalisti avranno la possibilità di partecipare all’evento ospitato a Venezia da Mastercard, sponsor del Festival da sempre vicino al mondo del cinema per connettere appassionati, interpreti e nuovi talenti alla loro passione per la settima arte. L’evento è l’occasione in cui la giuria internazionale, composta da Adam Kulick, Caleb & Shelby Ward, Denise Negri, Filippo Rizzante, dal nostro direttore Flavio Natalia, Julien Vallée & Eve Duhamel, Monica Riccioni, Paul Trillo e Rob Minkoff, annuncerà i tre vincitori assoluti del concorso.
«Siamo entusiasti di ospitare a Venezia l’evento di premiazione del Reply AI Film Festival, una speciale occasione dedicata a giovani talenti del cinema che potranno accrescere le opportunità di confronto e connessione», ha dichiarato Luca Fiumarella, Head of Marketing Italia di Mastercard. «Da sempre Mastercard è vicino al mondo del cinema con il triplice obiettivo di avvicinare gli appassionati a questa arte, supportare i giovani talenti perché possano esprimere al meglio il loro potenziale e, infine, continuare a mettere a disposizione innovazione e tecnologie più all’avanguardia in tutti i settori, siano essi legati al business o alle passioni, per abilitare una società più inclusiva e sostenibile».
«Il Reply AI Film Festival non è solo una competizione per valorizzare l’innovazione e la creatività, ma è anche un’opportunità per i giovani talenti di immergersi nelle nuove tecnologie, acquisire competenze avanzate e dare vita a nuove narrative. Come le Reply Challenges, un programma di competizioni tecnologiche e creative, anche il Reply AI Film Festival testimonia l’impegno di Reply nell’abilitare modelli formativi innovativi, capaci di coinvolgere le nuove generazioni», ha commentato Filippo Rizzante, CTO di Reply. «I finalisti selezionati sono l’esempio del forte desiderio non solo di raccontare, ma anche di sperimentare nuove tecnologie nel campo cinematografico. L’evento di premiazione sarà una vetrina dell’innovazione e della capacità della tecnologia di attivare nuovi scenari creativi, più accessibili e sostenibili».
Birgit Krueger
CAMPANIA FUCINA DEL CINEMA ITALIANO
Sommario: Presentati i film in Mostra e i nuovi progetti finanziati dalla Film Commission
Portobello di Marco Bellocchio sul caso Tortora, il film tv Rai Champagne – Peppino Di Capri di Cinzia TH Torrini, Roberta Mente notaio in Sorrento di Vincenzo Pirrotta: sono alcune delle prossime produzioni sostenute dalla Film Commission Regione Campania, che a Venezia presenta 6 opere alla Mostra. «Mi piace ricordare che erano “napoletani” due degli ultimi tre film selezionati per rappresentare l’Italia agli Oscar (È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e Nostalgia di Mario Martone), entrambi supportati e finanziati nella loro realizzazione da noi», dichiara Titta Fiore, presidente della Film Commission. Nell’incontro il direttore Maurizio Gemma ha sottolineato che «l’intensità del nostro contributo corrisponde al doppio di quello di regioni come il Lazio e l’Emilia Romagna: dal 2017 sono stati stanziati 70 milioni per oltre 700 opere. Il nostro sistema di accoglienza e facilitazione della produzione audiovisiva adesso riverbera in Laguna i suoi benefici effetti».
Oscar Cosulich