HomeCiak In Mostra 2024Fuori concorso: Broken Rage di Takeshi “Beat” Kitano

Fuori concorso: Broken Rage di Takeshi “Beat” Kitano

C’è stato un tempo in cui Takeshi “Beat” Kitano alla Mostra del cinema di Venezia era di casa, vincendola anche, con il magnifico Hana-bi (1997), ma in seguito sarebbero arrivati in Laguna anche Brother (2000), il sontuoso Dolls (2002), Zatoichi (2003), Takeshis (2005), Glory to the Filmmaker (2007), Achille e la tartaruga (2008), Beyond Outrage (2012), Outrage Coda (2015). E arriviamo a oggi, con questo Broken Rage, un esperimento cinematografico, uno dei tanti a dire il vero nella carriera dell’attore e regista giapponese. Un film breve, sessantuno minuti, in realtà due cortometraggi che raccontano la stessa storia. Perfettamente identici, se per una cosa: il primo è un duro poliziesco, il secondo è una commedia. Un esempio di come la scrittura possa cambiare il senso delle immagini e una dimostrazione dell’assoluto potere che hanno i generi all’interno del linguaggio cinematografico. Il protagonista di Broken Rage è un sicario che si muove nei bassifondi della malavita. La sua vita è a rischio: da una parte lo sta braccando la Yakuza, dall’altra la polizia non vede l’ora di mettergli le manette. Una storia cupa, tesa, violenta. Ma anche divertentissima, piena di gag, una roba quasi slapstick. Negli stessi momenti, con le stesse inquadrature. Magia del cinema, come si suole dire. Kitano ha detto che è «molto onorato di essere stato invitato all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per l’anteprima mondiale di Broken Rage. È davvero un film che azzarda un nuovo stile. Se piacesse a tutti ne sarei entuasiasta». Beat Takeshi, se non esistessi ti si dovrebbe inventare.

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