David 2021, arrivano le candidature e puntuale torna anche La Paranza degli Esclusi, ovvero il giusto e doveroso tributo a chi nelle cinquine non è riuscito a entrare, ma che avrebbe meritato egualmente.
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Come sempre, questo gioco non vuole togliere alcun merito ai candidati, al contrario, ricordare che in ogni categoria c’è stata una sana competizione per arrivare fino in fondo non fa che rendere grande onore al cinema italiano. Avere tanta qualità tra cui scegliere nell’anno del Covid non era scontato, ma la tendenza già evidente prima del marzo 2020, ovvero quella di un’industria in salute e ricca di talenti, sia giovani che già affermati, non fa che essere confermata con le candidature di quest’anno e anche dai non candidati.
David 2021, esordienti di razza
Quella del miglior regista esordiente era certamente una delle categorie più combattute di quest’anno. Ci sono state molte opere prime di grande valore ed è davvero un peccato che i posti siano solo cinque. Non avrebbero affatto sfigurato, per esempio, Davide Del Degan, il suo Paradise – Una nuova vita è un buddy movie e una commedia nera, oggetto raro per il panorama italiano.

Così come lo è Trash, di Luca Della Grotta e Francesco Dafano, film d’animazione 3D che tratta temi ambientalisti con grande intelligenza e produzione di altissimo livello tecnico con un cinquantesimo del budget di un animation americano. Fermo restando che prima o poi bisognerà parlare molto seriamente della situazione del cinema d’animazione in Italia, Luca Della Grotta, già vincitore del David di Donatello per i VFX de La grande bellezza, avrebbe meritato la candidatura in questa categoria anche quest’anno, proprio per magnifico lavoro digitale fatto su Trash.