Dal 27 marzo è arrivata su Prime Video la quinta stagione di LOL: Chi ride è fuori, il comedy show Original tra i più seguiti della piattaforma. Lo schema è sempre lo stesso: dieci comici si sfidano a rimanere seri per sei ore consecutive provando, contemporaneamente, a far ridere i loro avversari. La novità di quest’anno è la conduzione affidata a Pintus e Alessandro Siani, subentrati a Mara Maionchi, Fedez e Frank Matano.
A sfidarsi a suon di risate, in questa edizione, troviamo Federico Basso, Enrico Brignano, Flora Canto, Tommaso Cassissa, Raul Cremona, Geppi Cucciari, Valeria Graci, Andrea Pisani, Marta Zoboli e il vincitore di LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, Alessandro Ciacci.
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Diventato in cinque anni lo show italiano di punta di Prime Video, amatissimo dal pubblico per i suoi sketch e meme diventati virali, LOL – Chi ride è fuori è una bella vetrina per chiunque, anche per i comici più affermati. Motivo che ha spinto un nome come quello di Enrico Brignano a mettersi alla prova, come ci ha raccontato nella nostra video intervista insieme a Marta Zoboli e il giovanissimo Tommy Cassi.
«All’inizio ho tentennato nel dire sì a LOL 5. Mi son detto: “Ma n’do vado!”» spiega Brignano. «Ho titubato perché quello di LOL è un format molto lontano dal modo in cui io, nei miei 40 anni di carriera, ho affrontato l’arte della risata. Me lo sono sempre cantata e suonata, mentre in questo contesto funziona una comicità più immediata, legata a qualcosa di inaspettato. Si creano delle alchimie, è una sorta di work in progress, un Carro di Tespi che mette insieme tanti comici, più o meno conosciuti. E quella energia non la puoi preventivare, quindi la mia preoccupazione era di essere fuori luogo. Prima di dire sì mi sono andato a guardare con cura le edizioni precedenti e alla fine ho accettato. Anche per la gioia del commercialista [ride]».
Qual è il film che se vedeste all’interno di LOL vi farebbe uscire dopo un secondo, cartellino rosso diretto?
Tommy Cassi: Una pallottola spuntata.
Brignano: Totò, Peppino… e la malafemmina. La scena in cui Mezzacapa entra dentro casa e discutono di quanto è il costo del risarcimento del muro. E la scena della lettera pure. Quelle sono improvvisazioni lontane dal testo fatte da dei grandi. Sono film che anche oggi credo debbano essere mandati nelle scuole e dove la gente si crede importante nel decidere il destino delle persone dicendo “guerra sì” o “guerra no”. Vedere quelle scene dovrebbe tranquillizzare un po’ tutti, anche perché, come si dice, la vita è un guaio tra una grande risata e l’altra.
Marta: Io ho in mente un altro scenario, The Office versione UK.
Tommy: Tra le serie direi anche Modern Family. Altrimenti tornando ai film dico Fantozzi. Da ligure, sono grande fan.
