Celeste Dalla Porta si racconta al Bif&st: «Ho sognato di fare l’attrice con Colazione da Tiffany»

L'acclamata protagonista di Parthenope apre il format "Il segreto dell’attrice"

0

Primo incontro oggi pomeriggio al Bif&st per il ciclo Il segreto dell’attrice condotto da Piera Detassis con Celeste Dalla Porta, che confessa il suo sogno da bambina di diventare attrice, dopo aver visto per la prima volta Colazione da Tiffany.

LEGGI ANCHE: Sanremo 2025, Achille Lauro con Celeste Dalla Porta nel videoclip di Incoscienti giovani ispirato a Fellini

«Mi ricordo che quando ho visto il personaggio interpretato da Audrey Hepburn, Holly Golightly, ho pensato che volevo anche io vivere delle altre vite. Mi sono così appassionata all’idea di poter essere a mia volta un’attrice per poter raccontare le storie di altre persone. Da lì mi sono dedicata al mio sogno, ma soltanto col pensiero, ho iniziato a lavorarci soltanto una volta finito il liceoCredo che l’esigenza di diventare attore derivi dalla condizione di non sentirsi del tutto interessanti nella propria vita e, quindi, di cercare sempre un’identità diversa, immaginarsi un’altra personalità. Questa possibilità mi divertiva molto».

Poi, l’ammissione di aver trovato nell’imbarazzo il suo punto di forza per recitare al meglio, anche se non ha sentito di essere davvero diventata un’attrice, finché non è arrivato quel primo, grande ruolo, nel film di Paolo Sorrentino.

«Adesso che sto lavorando, realizzando il mio sogno, mi sento più piena. Sapere di fare parte di un progetto è interessante, mi fa sentire diversa, mentre quando sono me stessa mi sento più presente alla mia natura».

Per lei, una sfida importante, che le ha permesso di dare una svolta alla sua carriera, un ruolo, quello di Parthenope, che le rimarrà nel cuore, anche perché, per lei «Parthenope è un film romantico e sono stata un po’ attaccata per averlo detto. Capisco che sia un film pesante e drammatico, ma l’amore è un concetto complicato e sempre in evoluzione. E per me Parthenope è un film, romantico perché si instaura un amore molto forte tra la protagonista ed il fratello e quando lui viene a mancare, Parthenope rimane sempre fedele al suo amore, e, nonostante si aggrappi al senso di colpa, nelle sue esperienze ricercherà sempre quel tipo di affetti, che non ritroverà mai, se non nei suoi ricordi».