Si è spento all’età di 71 anni, dopo una lunga lotta contro il cancro, il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì.
L’entourage di Sakamoto ne ha annunciato la morte attraverso i profili social dell’artista, senza specificare i motivi del decesso. Nel 2014, tuttavia, lo stesso Sakamoto aveva fatto sapere, tramite un comunicato pubblicato sul suo sito, di avere un cancro alla gola diagnosticato dopo un controllo per un leggero fastidio alla faringe. “Sono profondamente dispiaciuto del fatto di causare notevoli disagi a così tante persone. Tuttavia, la prima ricchezza è la salute, e quindi questa è la mia amara decisione”, aveva scritto, spiegando di dover rinunciare per alla sua partecipazione come direttore al “Sapporo International Art festival”, al quale aveva lavorato per due anni. L’estate scorsa poi, Sakamoto aveva scioccato tutti con un annuncio interpretato come un addio: la notizia di un tumore esteso a entrambi i polmoni, difficile da debellare.
Nato a Tokio nel 1952, e considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell’Occidente, Sakamoto aveva ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua carriera, tra cui il premio Oscar nel 1988 per la colonna sonora del filmL’ultimo imperatore – diretto dal regista italiano Bernardo Bertolucci – che aveva realizzato insieme a David Byrne e Cong Su.